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ZURIGOConsiderato pericoloso ma lasciato senza sorveglianza

27.07.16 - 14:51
Controlli sospesi per lo «jihadista» condannato a 18 mesi a Bellinzona. Il 26enne era stato arrestato nel 2015 mentre si apprestava a prendere un volo per Istanbul, per unirsi allo Stato Islamico
Considerato pericoloso ma lasciato senza sorveglianza
Controlli sospesi per lo «jihadista» condannato a 18 mesi a Bellinzona. Il 26enne era stato arrestato nel 2015 mentre si apprestava a prendere un volo per Istanbul, per unirsi allo Stato Islamico

WINTERTHUR - Non potrà essere essere sottoposto a una forma di sorveglianza amministrativa il 26enne jihadista di Winterthur (ZH) condannato alla metà di luglio dal Tribunale penale federale (TPF) di Bellinzona ad una pena con la condizionale. Un ricorso presentato dal suo legale blocca tale misura.

L'imputato, con la doppia nazionalità svizzero-libanese e cresciuto a Winterthur, era stato arrestato il 7 aprile 2015 a Zurigo mentre si apprestava a prendere un aereo per Istanbul in Turchia, con l'apparente intenzione di unirsi ai combattenti dello Stato islamico (Isis) in Siria.

Il TPF lo ha condannato il 15 luglio scorso a 18 mesi di prigione sospesi con la condizionale per un periodo di tre anni. Considerata la sua personalità «facilmente influenzabile», il tribunale ha inoltre ordinato la misura «dell'assistenza riabilitativa», che prevede la sorveglianza della persona condannata durante il periodo di sospensione della pena, con l'obiettivo di ridurre il rischio di recidiva.

Il difensore del ragazzo, che al processo aveva chiesto l'assoluzione del suo assistito, ha richiesto entro il termine previsto di 10 giorni di ottenere la motivazione scritta della sentenza.

Questa richiesta rappresenta un primo passo per poter impugnare la sentenza del TPF davanti al Tribunale federale di Losanna. La sentenza non è ancora passata in giudicato. Prima di disporre della motivazione scritta potrebbero trascorrere mesi e per tutto questo tempo l'assistenza riabilitativa non potrà essere applicata.

Confermando una notizia della NZZ, il TPF scrive in una nota di conoscere il problema e di avere anche affrontato l'argomento con l'avvocato della difesa, sottolineando tuttavia di non avere nessun'altra possibilità a disposizione.

Un portavoce della polizia cantonale zurighese ha comunque detto all'ats che le forze dell'ordine continueranno a controllare il simpatizzante dell'Isis. La sorveglianza continuerà fino a quando scatterà l'assistenza riabilitativa, ha detto il portavoce, senza rivelare altri particolari.

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