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VAUDLa prigioniera cerca di ubriacarsi con frutta fermentata

31.05.16 - 21:34
L'alcool è severamente vietato in prigione, ma una detenuta ha tentato la via tradizionale. Che può portare alla cecità
La prigioniera cerca di ubriacarsi con frutta fermentata
L'alcool è severamente vietato in prigione, ma una detenuta ha tentato la via tradizionale. Che può portare alla cecità

LOSANNA - Produzione di alcool dalla fermentazione della frutta: è con questa pratica antica che una detenuta nel carcere di Lonay Tuilière (VD) ha cercato di rendere il suo soggiorno in prigione più dolce. Ma non ha fatto i conti con i controlli a campione che si tengono regolarmente nella struttura carceraria. Perché dietro le sbarre, alcool o altre sostanze stupefacenti sono severamente proibite.

Una prima volta, nella sua cella, le guardie carcerarie hanno trovato diversi frutta tagliata in alcuni cartoni, riporta 24Heures.ch. L'odore di alcool che emanava la poltiglia non aveva fatto scattare la scintilla nelle guardie carcerarie.

Qualche tempo dopo, nella biblioteca del carcere dove la detenuta era impiegata, tra diverse bottiglie sospette ne sono state trovate alcune il cui contenuto era inequivocabile.

La detenuta aveva ricevuto una sanzione, ma ha scelto di presentare ricorso al Tribunale cantonale. Che recentemente ha condannato a quattro giornaliere da 25 franchi e a 660 franchi di spese processuali la donna.

L'alcool così prodotto, tra l'altro, può essere molto pericoloso: oltre alla etanolo desiderato, si rischia di fabbricare anche metanolo. L'organismo lo converte in formaldeide, che può causare cecità.

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