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BASILEA CAMPAGNAI due studenti rifiutano ancora la stretta di mano

27.05.16 - 14:44
Da mercoledì, i due fratelli siriani sono tenuti a rispettare le regole della scuola. Ma la minaccia di una multa non sembra aver dato i suoi frutti
I due studenti rifiutano ancora la stretta di mano
Da mercoledì, i due fratelli siriani sono tenuti a rispettare le regole della scuola. Ma la minaccia di una multa non sembra aver dato i suoi frutti

THERWIL - Rifiutarsi di stringere la mano a un insegnante potrebbe costare fino a 5000 franchi di multa alla famiglia dei due ragazzi, 14 e 15 anni, iscritti in una scuola di Therwil (BL).

Le autorità cantonali hanno categoricamente ritirato la deroga concessa ai due ragazzi che avevano invocato motivi religiosi dietro il loro. La loro interpretazione dell'Islam non gli permette di toccare una donna che non faccia parte della loro famiglia.

Secondo quanto riferisce la "Basler Zeitung", la questione è tutt'altro che risolta. Un conoscente ha riferito al quotidiano che la famiglia non intende rispettare le regole ed è pronta a finire in tribunale per per difendere la propria causa.

Contattato, il Dipartimento dell'istruzione pubblica (DIP) di Basilea Campagna non ha né confermato, né smentito queste informazioni.

Il Consiglio centrale islamico svizzero (CCIS), che sostiene la famiglia in questa circostanza, è convinta che la giustizia potrà avere la meglio in questa vicenda. Non sono ritiene che la minaccia di sanzioni disciplinari vada al di là delle competenze del DIP, ma non giustifica nemmeno l'obbligo a una rigorosa applicazione della legge cantonale sulla scuola dell'obbligo.

Una posizione non condivisa da tutti i musulmani in Svizzera. «La nostra posizione in materia coincide con quella delle autorità basilesi», ha detto a "20 Minuten" Pascal Gemperli, portavoce della Federazione delle organizzazioni islamiche in Svizzera, che riunisce circa 170 associazioni musulmane.

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