Gli insegnanti hanno il diritto di chiedere agli studenti di stringere loro la mano. In caso contrario, i genitori potrebbero dover pagare 5000 franchi di multa
THERWILL - La deroga secondo la quale i due studenti musulmani di una scuola pubblica di Therwill non erano costretti a stringere la mano alle docenti donne sarà ritirata. È quanto deciso delle autorità del canton Basilea Campagna.
Le autorità ritengono che sia «giusto che un'insegnante possa esigere» che uno studente le stringa la mano. Un gesto, questo, che per gli studenti in Svizzera è segno di rispetto, ma che i ragazzi musulmani rifiutavano «a causa del sesso del docente o per motivazioni religiose».
Le autorità cantonali, interpellate dalla preside dell'istituto, sono giunte a questa conclusione dopo aver condotto un'analisi giuridica. «L'interesse pubblico in materia di parità tra donne e uomini, nonché l'integrazione delle persone straniere superano di gran lunga la libertà di credo degli studenti», spiega un comunicato della Direzione cantonale della Pubblica Istruzione.
Il regolamento è stato cambiato, e l'amministrazione scolastica dovrà annullare l'esenzione per i due studenti. Se continueranno a rifiutarsi di stringere la mano ai loro insegnanti, i genitori rischiano una multa fino a 5.000 franchi.
La vicenda, come si ricorderà, aveva suscitato un gran polverone a livello mediatico. Furono i media d'oltre Gottardo a riferire ad aprile che due ragazzini siriani di 14 e 15 anni avevano ricevuto la deroga per poter tranquillamente rifiutarsi di stringere la mano a una insegnante donna. La consigliera federale Simonetta Sommaruga si era detta indignata per questo tipo di deroga.
La Svizzera conta attualmente 350.000 mussulmani su una popolazione di circa 8 milioni, di cui 2 milioni di stranieri. Finora il nostro paese si era confrontato con casi di genitori musulmani che si erano rifiutati di far partecipare i propri figli ai corsi di nuoto.