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BERNARUAG e Dipartimento della difesa: «attaccati da pirati informatici»

04.05.16 - 09:09
Gli hacker hanno agito contro il DDPS in gennaio in occasione del Forum economico mondiale
RUAG e Dipartimento della difesa: «attaccati da pirati informatici»
Gli hacker hanno agito contro il DDPS in gennaio in occasione del Forum economico mondiale

BERNA - La RUAG, azienda specializzata in armamenti e interamente controllata dalla Confederazione, e il Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS) sono stati attaccati da pirati informatici. Lo afferma il Consigliere federale Guy Parmelin.

"Si è trattato di spionaggio industriale", sostiene il ministro della difesa in un'intervista pubblicata oggi dai quotidiani Tages-Anzeiger e Bund. Dietro all'operazione - secondo i due giornali svizzero tedeschi - vi sarebbe la Russia.

Gli hacker hanno agito contro il DDPS in gennaio in occasione del Forum economico mondiale (WEF) di Davos, spiega Parmelin. Malgrado l'attacco "siamo comunque riusciti a rimanere operativi", aggiunge.

L'attacco alla RUAG è invece iniziato nel mese di dicembre del 2014, indica un comunicato del Consiglio federale. I computer dell'impresa sono stati infettati con software di spionaggio.

A inizio anno, il Servizio delle attività informative della Confederazione ha informato il Ministero pubblico della Confederazione (MPC); quest'ultimo ha avviato il 25 gennaio un'inchiesta penale contro ignoti. Il reato ipotizzato è spionaggio economico (articolo 273 del Codice penale).

In seguito al cyberspionaggio, la Delegazione Sicurezza ha proposto al Consiglio federale l'adozione di 14 misure a breve e a medio termine allo scopo di eliminare i rischi di furto di dati relativi a informazioni o persone. Nella sua seduta odierna l'esecutivo ha formalmente approvato questi provvedimenti. Il loro tenore non è stato divulgato "per motivi di sicurezza".

Il ministro della difesa Parmelin ha anche istituito una task force per adottare misure immediate volte a proteggere il DDPS dai rischi emersi. Tra la RUAG e la Confederazione ci sono infatti numerose interfacce informatiche comuni.

Il compito della task force è chiarire se siano stati provocati danni anche alle strutture informatiche del DDPS e della Confederazione. Si dovrà anche rafforzare le misure di sicurezza esistenti affinché in futuro il Dipartimento della difesa sia ancora meglio preparato ad affrontare simili cyberattacchi.

Finora non sono comunque stati constatati danni al sistema informatico del DDPS o della Confederazione in seguito al caso scoperto alla RUAG. Negli scorsi anni la Confederazione è stata a più riprese bersaglio di attacchi informatici da parte di ignoti: in cinque anni il Dipartimento degli affari esteri (DFAE) è stato oggetto di tre attacchi di cyberspionaggio.

Sempre oggi, in un comunicato separato, la Delegazione delle Commissioni della gestione (DCG) del Parlamento ha annunciato di essere al corrente da fine gennaio dei "gravi attacchi" commessi ai danni della RUAG. La DCG afferma anche che il DDPS aveva classificato il dossier come "segreto".

Per la DCG il dossier non andava però tenuto nascosto in modo da facilitare la risoluzione del caso. Più volte la Delegazione delle Commissioni della gestione ha domandato al governo di togliere il segreto: il 22 febbraio aveva chiesto per iscritto al Consiglio federale di fare il necessario al fine di essere pronto a informare l'opinione pubblica quando sarà il momento. Il 14 marzo, durante un incontro con la delegazione Sicurezza del governo, aveva auspicato il riesame della classificazione del dossier e il 14 aprile aveva nuovamente scritto all'esecutivo per chiedergli di "togliere i sigilli".

Il 22 aprile la DCG ha incontrato Parmelin e i dirigenti della RUAG per discutere dei danni causati e delle misure da prendere per evitare un nuovo cyperattacco. La Delegazione delle Commissioni della gestione afferma che non fornirà ulteriori informazioni ritenendo che questa responsabilità incomba al DDPS e alla RUAG.

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