Sabato, un dipendente di "Tres Amigos" a Oerlikon, ha chiesto a un uomo in sedia a rotelle di uscire dal locale perché accompagnato dal suo cane. Il direttore del ristorante si scusa
ZURIGO - Senza Kenzo, René Racle ha grande difficoltà a gestire le attività quotidiane. Lo zurighese, che soffre di paralisi cerebrale fin dalla nascita, dipende molto dal suo cane di assistenza. L'amico a quattro zampe lo accompagna ovunque, sia nelle passeggiate che nelle cene fuori.
Anche da "Tres Amigos", ristorante di cucina messicana che René ha visitato sabato scorso. «Prima di andare, un mio amico aveva chiesto se erano ben accetti i cani. La risposta era stata affermativa», ha sottolineato l'uomo raccontando la vicenda ai colleghi di 20 Minuten.
In un primo momento tutto è andato bene. I due amici si sono seduti a bere un cocktail. «La cameriera è stata molto gentile», ricorda René. Poi tutto è cambiato di colpo. «Un dipendente è improvvisamente uscito dalla cucina e si è avvicinato a noi. Ci ha detto che i cani non sono ammessi al ristorante. Con un tono sgradevole». Lo zurighese ha cercato di spiegare la funzione di Kenzo. Invano. «L'impiegato è stato molto aggressivo nei nostri confronti e ci ha letteralmente messi alla porta. Mi sono sentito discriminato e ne ho sofferto», racconta René.
Selvan Mail, gestore del ristorante, è dispiaciuto per quello che è successo. «E' vero che di solito i cani non sono ammessi da noi. Ma non i cani guida o quelli di assistenza. Il mio dipendente non lo sapeva. E ha preso le regole un po' troppo alla lettera», ha aggiunto scusandosi.
Selvan si è scusato personalmente con René e ha pagato, su richiesta, una somma di 300 franchi alla scuola svizzera per cani di assistenza.