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ARGOVIA«Azioni spropositate», condannati due poliziotti

29.04.16 - 17:06
Il tribunale distrettuale di Bremgarten ha inflitto una pena pecuniaria sospesa a un poliziotto argoviese dell'unità speciale "Argus" e un ufficiale di polizia.
«Azioni spropositate», condannati due poliziotti
Il tribunale distrettuale di Bremgarten ha inflitto una pena pecuniaria sospesa a un poliziotto argoviese dell'unità speciale "Argus" e un ufficiale di polizia.

AARAU - Il tribunale distrettuale di Bremgarten (AG) ha condannato a una pena pecuniaria sospesa un poliziotto argoviese dell'unità speciale "Argus" e un ufficiale di polizia. I due avevano preso parte a un'operazione nel 2009 in cui uno aveva sparato contro un uomo barricato nella sua abitazione a Wohlen (AG). La sentenza non è ancora passata in giudicato.

L'ufficiale 60enne, che aveva ordinato l'intervento dell'unità speciale "Argus", è stato condannato a una pena pecuniaria sospesa di 300 aliquote giornaliere di 180 franchi per abuso d'autorità, danneggiamento e violazione di domicilio.

La richiesta di intervento delle forze speciali è stata una misura sproporzionata, secondo il presidente della Corte. L'ufficiale non ha verificato nessuna opzione alternativa.

Un poliziotto 33enne, che durante l'irruzione nell'abitazione dell'uomo barricato sparò due colpi da breve distanza, è stato condannato a 150 aliquote giornaliere sospese di 130 franchi per lesioni gravi in un eccesso di legittima difesa. Anche questa è stata un'azione sproporzionata, secondo la Corte.

Il comandante 53enne dell'unità speciale è stato invece assolto da ogni accusa. Egli non ha nessuna colpa per l'intervento mal riuscito, indica il giudice.

L'intervento delle forze speciali risale alla sera del 25 novembre 2009. L'uomo barricatosi nel suo appartamento era un cittadino serbo all'epoca 30enne, che impugnava un coltello da cucina e minacciava di suicidarsi. La moglie era riuscita a scappare assieme alla figlioletta di 3 anni e ad allarmare la polizia.

Sul posto erano dapprima intervenuti gli agenti della polizia regionale. Il 30enne era alcolizzato e aggressivo e a nulla valsero i tentativi di calmarlo. Gli agenti chiesero perciò l'intervento dell'unità speciale "Argus".

Dopo un nuovo tentativo fallito di mediazione, sei agenti dell'unità speciale fecero irruzione nell'abitazione: uno di loro sparò due colpi da breve distanza e un altro utilizzò un taser. Colpito al ventre, il 30enne riportò gravi ferite e rimase a lungo ricoverato in ospedale.

Il cittadino serbo è deceduto il mese di aprile dell'anno scorso, ma la sua morte non ha nessun legame con i fatti del 2009. Il procedimento penale aperto nei suoi confronti è stato nel frattempo archiviato.

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