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Quattro belgi si sono persi sabato su un ghiacciaio. Dopo una prima notte al gelo, due di loro sono partiti per cercare soccorsi. Gli altri due sono stati recuperati lunedì
SION - «Due escursionisti miracolati»: è in questi termini che l’Air Glacier definisce il salvataggio di due belgi di 30 anni, che hanno passato 48 ore al gelo e in balia di una tempesta prima di essere tratti in salvo.
-16°C e vento gelido - La loro disavventura inizia lo scorso sabato, quando, accompagnati da altri due compatrioti, sono partiti dall'Italia per raggiungere un rifugio in territorio vallesano. Arrivati in cima al ghiacciaio di Tsa de Tsan, gli scalatori si sono persi nella nebbia e sono stati costretti a pernottare nei pressi del colle di Bouquetins a 3300 metri d’altitudine. Le condizioni meteo erano terribili: -16 gradi e un vento violento e gelido che soffiava a 60 chilometri orari.
Ricerca d'aiuto - Il giorno successivo, benché nessuno degli escursionisti sapesse esattamente dove si trovasse, due dei quattro scalatori hanno deciso di abbandonare il bivacco per cercare aiuto. Una mossa che, dopo ore di cammino, si è rivelata pagante. In serata i due uomini sono infatti riusciti a raggiungere la capanna di Bertol, dando l’allarme.
Condizioni difficili - I soccorsi sono stati allertati poco dopo le 19.00, e un’ora più tardi due guide alpine e un medico erano già sul luogo. Le ricerche degli altri due escursionisti sono durate tutta la notte, ma malgrado l’utilizzo delle pelle di foca e l’arrivo di quattro altre guide alpine come rinforzo, gli sforzi si sono rivelati vani. «È stato impossibile ritrovare i due dispersi quella notte».
Salvi - Ma il giorno dopo, grazie al miglioramento temporaneo delle condizioni meteo, un elicottero è riuscito a reperire i due escursionisti e trarli in salvo. I due sono stati portati all’ospedale di Sion per dei controlli.
L’Air Glacier sottolinea l’eccellente lavoro di ricerca fatto in «condizioni estreme».
