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Il celebre cuoco stellato è stato rinvenuto senza vita nella sua abitazione di Crissier. Si sarebbe suicidato con un colpo d'arma da fuoco
LOSANNA - Il grande mondo della gastronomia piange un grande cuoco. Benoît Violier, uno degli chef più rinomati a livello svizzero, è deceduto nella sua abitazione di Crissier, nel canton Vaud.
L'uomo, nato il 22 agosto del 1971 a Saintes, nel dipartimento francese della Charente Marittima, si sarebbe tolto la vita con l'ausilio di un'arma da fuoco.
La procura ha aperto un'inchiesta penale per determinare le circostanze esatte del decesso. Le indagini sono state affidate agli inquirenti della criminale.
La famiglia di Violier, si legge nella nota diffusa dalla polizia cantonale vodese nella serata di domenica, prega i mass media «di lasciare, per il momento, i congiunti tranquilli affinché possano raccogliersi nella calma e nella pace».
Nel 2012 lo chef franco-elvetico aveva assunto la gestione del ristorante dell'Hotel de Ville a Crissier, succedendo a Philippe Rochat, cuoco, considerato il suo mentore, morto l'8 luglio scorso a seguito di un malore mentre stava facendo un giro in bicicletta. Per Violier il 2015 è stato un anno molto difficile. Oltre alla morte di Rochat, vi è stata anche quella del padre.
Nominato "cuoco dell'anno" nel 2013 dall'edizione svizzera della guida Gault Millau, era atteso a Parigi lunedì, in occasione dell'uscita dell'ultima guida Michelin.
Nel canton Vaud la notizia è stata accolta con sgomento. Il consigliere di Stato vodese Pascal Broulis ha espresso la sua «viva emozione» pensando alla famiglia del defunto e al suo grande contributo al cantone romando.
