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Il giovane è stato riconosciuto colpevole di omicidio intenzionale, rapina e coazione
WINTERTHUR - Un 23enne è stato condannato a 13 anni di prigione per l'uccisione di un uomo di 53 anni al quale voleva rubare della canapa. L'uomo fu ritrovato senza vita nel maggio 2014 nel suo appartamento a Winterthur (ZH).
Il giovane, di nazionalità iraniana, è stato riconosciuto colpevole di omicidio intenzionale, rapina e coazione. La pena è superiore alla richiesta della pubblica accusa, che chiedeva 11 anni di detenzione.
Il condannato soffre di disturbi psichici e per questo motivo il Tribunale distrettuale di Winterthur ha deciso di sospendere la pena detentiva in favore di una misura terapeutica stazionaria.
La vittima era conosciuta nella regione con l'appellativo di "papa della canapa": da anni attivo per la liberalizzazione della canapa e già condannato per possesso di marijuana, l'uomo si era pure candidato nel 2010 per un seggio nel municipio di Winterthur.
Il 6 maggio 2014, il 23enne si era recato assieme ad un amico di 20 anni nell'abitazione del 53enne con l'intenzione di rubare dell'"erba". Il giovane era un cliente abituale e sapeva che la canapa era nascosta nel congelatore.
Per impossessarsi della droga, l'iraniano colpì il 53enne con tre violenti pugni alla testa, abbandonandolo sanguinante a terra. L'uomo fu ritrovato senza vita il giorno seguente da una conoscente che era andata a fargli visita.
Dal dibattimento è emerso che il 23enne filmò con il suo telefonino la sua vittima e mostrò le immagini al suo complice, che al momento dell'aggressione aveva già lasciato l'appartamento.
Il 20enne, che è considerato l'ideatore del colpo, è stato riconosciuto colpevole di coazione ed omissione di soccorso. Per lui la pena è stata fissata in 21 mesi di prigione, sospesi con la condizionale per un periodo di tre anni.
