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Un veterano del ring è stato condannato ieri per aver brutalmente picchiato un poliziotto in congedo
LOSANNA - Un ex campione del mondo di kick-boxing trascorrerà un anno dietro le sbarre. La mattina del 5 dicembre 2011, il kosovaro, un uomo fisicamente imponente, aveva aggredito un agente di polizia in congedo di fronte a un locale losannese.
Dopo avergli rotto la mascella, aveva continuato a colpire l'ex agente con calci e pugni prima di lasciarlo steso a terra.
I testimoni della scena, in tribunale, hanno parlato di violenza gratuita, e lo hanno descritto come un "selvaggio". Uno di loro è stato persino minacciato di rappresaglie da parte del pugile.
Lui nega i fatti e racconta la sua versione. Dice di essere stato avvicinato dal poliziotto che gli avrebbe chiesto della cocaina all'interno del locale. Quindi sarebbe stato portato sulla strada dall'agente che gli avrebbe mostrato la pistola. L'imputato, insomma, afferma di aver agito per legittima difesa.
Versione ritenuta però "non credibile", hanno commentato sia il procuratore pubblico che i vari testimoni: il poliziotto non si è nemmeno potuto difendere dalla velocità con cui è stato colpito. Vestito con una semplice maglietta, inoltre, non poteva nascondere una pistola.
"Mi dispiace che nessuno voglia testimoniare a mio favore, ma non volevo fare del male", ha commentato in modo poco convincente l'uomo che, ora, raggiungerà il fratello (in carcere per omicidio) dietro le sbarre.
