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BERNACaso Mörgeli: Kathy Riklin ricorre al Tribunale federale

04.10.15 - 12:53
La vicenda risale all'ottobre 2013, quando il consigliere nazionale udc aveva sporto denuncia nei confronti della sua collega popolare-democratica
Caso Mörgeli: Kathy Riklin ricorre al Tribunale federale
La vicenda risale all'ottobre 2013, quando il consigliere nazionale udc aveva sporto denuncia nei confronti della sua collega popolare-democratica

BERNA - Il caso Mörgeli finisce ancora davanti al Tribunale federale (TF). La consigliera nazionale Kathy Riklin (PPD/ZH) ha infatti interposto ricorso contro la condanna a una pena pecuniaria di 10 aliquote giornaliere da 380 franchi ciascuna con la condizionale pronunciata dal Tribunale d'appello del canton Berna per violazione del segreto d'ufficio. Lo ha indicato oggi la SonntagsZeitung.

La vicenda risale all'ottobre 2013, quando il consigliere nazionale Christoph Mörgeli (UDC/ZH) aveva sporto denuncia nei confronti della sua collega popolare-democratica, perché a suo avviso la Riklin - allora membro del Consiglio dell'Università di Zurigo - aveva parlato con dei giornalisti nella Sala dei passi perduti di Palazzo federale di un rapporto confidenziale dal contenuto poco lusinghiero nei suoi confronti.

Dal canto suo, la Riklin aveva definito "assurdo" il rimprovero mossole da Mörgeli. La consigliera nazionale aveva spiegato di aver detto a giornalisti della "Schweiz am Sonntag" e del "Blick" unicamente che un rapporto era atteso e che sarebbe stato pubblicato qualcosa nelle settimane seguenti.

Sentenze e ricorsi... - Nel novembre del 2014 il Tribunale regionale di Berna-Mittelland aveva assolto la consigliera nazionale del PPD dall'accusa di violazione del segreto d'ufficio. Secondo i giudici di prima istanza, la Riklin avrebbe dovuto anche essere risarcita con 1'000 franchi a titolo di riparazione morale.

Mörgeli aveva allora ricorso contro la decisione di primo grado e nel maggio scorso, in seconda istanza, la Corte d'appello del canton Berna gli aveva dato ragione ribaltando la precedente sentenza.

"Sono molto delusa e sorpresa dalla decisione della Corte suprema bernese. Quest'ultima ha pronunciato una sentenza che differisce di 180 gradi dalla prima istanza. Io so che non ho nulla da rimproverarmi. Per questo ho deciso di andare fino al Tribunale federale", ha scritto la consigliera nazionale il 18 settembre scorso sul suo sito internet personale, secondo quanto ha riportato oggi la SonntagsZeitung.

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