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SVIZZERACaso Huonder: "La Chiesa cattolica è aperta a tutti"

03.09.15 - 14:21
La Conferenza dei vescovi svizzeri ha preso per la prima volta posizione sulle citazioni bibliche omofobe del prelato di Coira
Caso Huonder: "La Chiesa cattolica è aperta a tutti"
La Conferenza dei vescovi svizzeri ha preso per la prima volta posizione sulle citazioni bibliche omofobe del prelato di Coira

GIVISIEZ - La Conferenza dei vescovi svizzeri ha preso oggi per la prima volta posizione sulle citazioni bibliche omofobe del vescovo di Coira Vitus Huonder. "La Chiesa cattolica è aperta allo stesso modo a tutti gli uomini", indipendentemente dai loro orientamenti sessuali, afferma la CVS in una nota diramata dopo la sua 309esima assemblea ordinaria tenutasi dal 31 agosto a ieri a Givisiez nel Canton Friborgo.

Nell'assemblea i vescovi hanno discusso "della situazione difficile creatasi in Svizzera" dopo la conferenza tenuta da monsignor Huonder il 31 luglio scorso a Fulda, in Germania, sul tema del matrimonio. Due citazioni tratte dal Levitico per esporre il punto di vista biblico sull'omosessualità "hanno suscitato vive critiche e numerose proteste", si rammenta nel comunicato.

Citazioni in cui si evoca la pena capitale per gli omosessuali maschi: "Se uno ha rapporti con un uomo come con una donna, tutti e due hanno commesso un abominio; dovranno essere messi a morte; il loro sangue ricadrà su di loro", si afferma nel libro del Vecchio Testamento (capitolo 20, versetto 13).

Nella nota, i vescovi riferiscono che Huonder ha loro ribadito quanto già espresso in due prese di posizione scritte: "non ha mai avuto l'intenzione né la convinzione di predicare la pena di morte per gli atti omosessuali" e si è detto dispiaciuto per i "malintesi cui ha dato luogo questa conferenza a causa delle sue spiegazioni insufficienti".

In questo contesto - prosegue il comunicato - i vescovi "tengono a sottolineare insieme che la Chiesa è aperta allo stesso modo a tutti gli uomini. La Chiesa accoglie incondizionatamente ogni persona nella sua dignità intangibile agli occhi di Dio, indipendentemente dal suo orientamento sessuale". I membri della CVS si dicono quindi "coscienti che devono continuare a cercare vie suscettibili di esprimere questa convinzione".

L'assemblea della CVS ha pure affrontato il tema dell'aiuto ai profughi. I vescovi invitano, "nello spirito del Vangelo, a venire in aiuto a tutte le persone in situazione di miseria e sconforto".

Aiuto ai profughi - L'assemblea della CVS ha pure affrontato il tema dell'aiuto ai profughi. I vescovi invitano, "nello spirito del Vangelo, a venire in aiuto a tutte le persone in situazione di miseria e sconforto". La miseria crescente esige mezzi d'aiuto maggiori a tutti i livelli: "questo concerne anche le istituzioni della Chiesa cattolica, che continueranno a intensificare il loro aiuto ai profughi e ai migranti. Ogni dono, ogni forma di sostegno sono benvenuti".

La CVS si rallegra del recente incremento da 30 a 50 milioni di franchi dell'aiuto umanitario alla Siria da parte della Confederazione ma sostiene la rivendicazione di Caritas Svizzera per un nuovo "aumento sostanziale".

Mons. Morerod nuovo presidente - La conferenza ha anche eletto il vescovo di Losanna, Ginevra e Friburgo, Charles Morerod, nuovo presidente della CVS per il periodo 2016-2018. Prenderà il posto di Markus Büchel, vescovo di San Gallo, il cui mandato triennale scade il 31 dicembre prossimo. Vicepresidente, al posto dello stesso Morerod, è stato eletto Felix Gmür, vescovo di Basilea.

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