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SAN GALLOPiù giornalisti che immigrati

01.09.15 - 16:54
Sono arrivati in Svizzera i primi rifugiati provenienti dall'Ungheria. Alla stazione di Buchs, nel Canton San Gallo, gli immigrati erano però meno del previsto
Più giornalisti che immigrati
Sono arrivati in Svizzera i primi rifugiati provenienti dall'Ungheria. Alla stazione di Buchs, nel Canton San Gallo, gli immigrati erano però meno del previsto

BUCHS - I primi rifugiati di Budapest sono arrivati in Svizzera. Dopo la decisione delle autorità ungheresi di lasciar partire le centinaia di persone ammassate nella stazione della capitale magiara verso altre destinazioni europee, si attendeva un forte afflusso di migranti dall'est. Ma così non è stato. L’onda di emigrati attesa non ha ancora varcato la dogana elvetica. Questa mattina alla stazione di Buchs, nel Canton San Gallo, solo pochi immigrati sono scesi dal treno.

I due convogli erano in ritardo - Il primo treno proveniente da Graz è entrato nella stazione poco dopo le 8.00. Quattro persone sono state fermate dalla polizia, tre uomini e un ragazzo. “Arrivano probabilmente dalla Siria” sottolinea il portavoce della polizia Hanspeter Krüsi. Nel pomeriggio - come riportato da 20 Minuten - la polizia ha invece arrestato 18 migranti. “Niente di straordinario, per noi è una giornata normale”. C’erano sicuramente più giornalisti che immigrati nella stazione sangallese.

Consegnati alla polizia - Il “Wiener Walzer” che proveniva da Budapest è stato diviso. Metà del convoglio è arrivato a Buchs verso le 10. La polizia cantonale ha interrogato sei rifugiati provenienti dalla Sira e dal Bangladesh. Chi non aveva i documenti in regola è stato fermato.

Fino a 200 alla settimana - “La maggior parte degli arrivi provengono da paesi in guerra come la Siria, l’Afghanistan, l’Iraq o l’Iran”, conferma il responsabile della Legge sugli stranieri Andreas Brunner. Quelli che aspirano ad una richiesta d’asilo saranno trasferiti al Centro di registrazione di Altstätten. Brunner ha constatato un forte aumento delle entrate dal mese di giugno. “Centinaia di migranti arrivano su quest’asse ferroviario est-ovest ogni settimana, in particolare usando i due treni del mattino”.

Persone con i cartelli - Ad accogliere gli immigrati non c'erano solo polizia e guardie di confine. Ma pure giovani con in mano dei cartelli. "I rifugiati qui sono benvenuti". Un benvenuto sicuramente apprezzato.

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