L'uomo, veronese di origine, ha cambiato identità e ora vive probabilmente nei Grigioni dopo aver acquisito la cittadinanza elvetica. Interrogato per rogatoria, non ha risposto
BRESCIA - Si continua a indagare sulla strage di Piazza della Loggia a Brescia, nonostante pochi giorni fa la Corte d'assise d'appello di Milano abbia condannato all'ergastolo due persone legate al movimento di estrema destra Ordine nuovo e ai servizi segreti deviati.
I magistrati, riferisce l'edizione bresciana de Il Giorno, hanno iscritto nel registro degli indagati due persone, entrambe originarie di Verona: una risulta morta nel 2013, mentre l'altra oggi vive in Svizzera, probabilmente nei Grigioni. Si tratta di Marco Toffaloni, che nel frattempo ha cambiato identità e ha acquisito la cittadinanza elvetica. Il suo nome è stato fatto da un supertestimone, legato negli anni Settanta agli ambienti della destra più radicale.
Toffaloni all'epoca della strage - avvenuta il 28 maggio 1974 - aveva 17 anni e all'epoca avrebbe affermato di aver avuto un ruolo "non marginale" negli eventi e di essere presente in piazza al momento dell'esplosione dell'ordigno letale. Gli inquirenti hanno confrontato le sue foto dell'epoca con una scattata in Piazza della Loggia quel giorno: il giovane nello scatto, secondo i magistrati, sarebbe proprio Toffaloni. Il 58enne è stato interrogato tramite rogatoria, ma si è avvalso della facoltà di non rispondere.