Cerca e trova immobili

SVIZZERAI pericoli dell'ondata di caldo

05.07.15 - 13:16
Si registrano le temperature del 2003, quando solo in Svizzera morirono quasi 1'000 persone in più rispetto alla norma
I pericoli dell'ondata di caldo
Si registrano le temperature del 2003, quando solo in Svizzera morirono quasi 1'000 persone in più rispetto alla norma

BERNA - I meteorologi della Confederazione confrontano l'attuale ondata di caldo con quella dell'estate record del 2003, una situazione che non porta solo belle serate all'aperto, ma anche numerosi pericoli.

Quella del 2003 venne definita l'estate del secolo. Molti hanno colto il lato positivo della situazione, con scorpacciate di gelati, tuffi in acqua e grigliate. Quella ondata di caldo è però stata in realtà una delle maggiori catastrofi naturali in Europa. Solo in Svizzera morirono quasi 1'000 persone in più rispetto alla norma.

A livello continentale il numero di morti è stato stimato a 70'000. Particolarmente colpita la Francia, dove fra il primo e il 20 di agosto si registrarono 15'000 decessi, in particolare anziani e malati. A Parigi i corpi vennero addirittura collocati in celle frigorifere provvisorie d'emergenza.

Anche in Svizzera si è sofferto il caldo, soprattutto a causa del mancato abbassamento delle temperature nelle ore notturne. Secondo uno studio dell'università di Basilea, la percentuale di decessi nella città renana, a Ginevra e a Losanna fra giugno e agosto era cresciuta fra il 13% e il 24% rispetto alla media annuale.

Nell'agosto del 2003 la colonnina di mercurio rimase fra i 35 e i 38 gradi per 12 giorni consecutivi. La temperatura massima si raggiunse in Mesolcina, con 41,5 gradi.

Morìa di pesci e scioglimento ghiacci - In alcune regioni della Svizzera non era nemmeno più possibile fare il bagno in fiumi e laghi. A Stein am Rhein (SH), ad esempio, le temperature dell'acqua raggiunsero i 26 gradi a quattro metri di profondità, provocando la morte di centinaia di pesci.

Circa 350 bacini idrici seccarono parzialmente o totalmente, ha reso noto l'associazione ProClim. I ghiacciai fecero registrare uno scioglimento record perdendo fino al 10% del volume, con un conseguente aumento delle frane.

La siccità estrema colpì anche i boschi, con fra le altre cose un numero altissimo di insetti, e l'agricoltura subì danni per quasi 500 milioni di franchi. A livello europeo i costi vennero stimati a oltre 12 miliardi di dollari.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 
NOTIZIE PIÙ LETTE