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STATI UNITISolar Impulse, è record

03.07.15 - 18:06
L'aereo solare Solar Impulse 2 è atterrato poco fa alle Hawaii dopo la maxitappa di 120 ore sopra il Pacifico
Solar Impulse, è record
L'aereo solare Solar Impulse 2 è atterrato poco fa alle Hawaii dopo la maxitappa di 120 ore sopra il Pacifico

WASHINGTON - L'aereo solare svizzero Solar Impulse 2 è atterrato alle 17.55 circa ora svizzera alle Hawaii dopo la maxitappa di quasi 120 ore sopra il Pacifico. Era partito lo scorso 28 giugno dal Giappone, dove era rimasto immobilizzato per quasi un mese a causa delle condizioni meteorologiche sfavorevoli.

Il velivolo sperimentale è atterrato all'aeroporto Kalaeloa, sull'isola principale dell'arcipelago, O'hau, circa 30 chilometri a ovest di Honolulu, dopo aver percorso 8285 chilometri in un volo durato cinque giorni e cinque notti - per la precisione quattro giorni, 21 ore e 51 minuti - la tappa più lunga del previsto giro del mondo di 35'000 chilometri.

Ai comandi del velivolo c'era il pilota zurighese André Borschberg, che in questo tentativo di giro del mondo a sola energia solare si alterna al vodese Bertrand Piccard.

I due si sono subito abbracciati. Borschberg appariva sorridente nonostante l'estrema fatica cui si è sottoposto. Lo zurighese nel corso della traversata ha stabilito tre record: il più lungo volo in solitaria di tutti i tempi - battendo ampiamente il precedente primato stabilito nel 2006 da Steve Fosset, che aveva volato per 76 ore e 45 minuti - e il più lungo, sia per durata che per distanza, tra i voli a propulsione solare.

"Sono appena atterrato alle Hawaii con Solar Impulse. Per Bertand Piccard e me è un sogno che diventa realtà", ha twittato André Borschberg poco dopo l'atterraggio. "Avevo promesso a Piccard di portare Solar Impulse alle Hawaii in un sol pezzo. Ora tocca a lui", ha affermato Borschberg sempre su Twitter. Il pilota ha sostenuto di essere riuscito a sorvolare il Pacifico grazie allo yoga: "ha influenzato positivamente il mio umore e la mia mentalità", ha aggiunto.

Quella appena conclusa è l'ottava tappa del viaggio intorno al mondo iniziato il 9 marzo scorso da Abu Dhabi e proseguito in Oman, India, Birmania e Cina. Da qui l'aereo era partito il 30 maggio alla volta delle Hawaii, ma un peggioramento delle condizioni meteorologiche aveva costretto a un atterraggio non previsto in Giappone.

Una traversata non facile per Borschberg, che alla vigilia non aveva nascosto i timori sia per il comportamento del velivolo, mai impegnato per così tanti giorni, sia per la sua tenuta fisica e mentale. L'imprenditore 62enne, ex pilota di caccia, si era preparato alla missione per mesi praticando yoga. Gli stessi esercizi svolti negli ultimi giorni sopra il Pacifico, in una cabina di appena 3,8 metri cubici non pressurizzata, esposta al caldo inteso di giorno e al gelo notturno, dove ha potuto dormire per un massimo di 20 minuti consecutivi. "È il viaggio della mia vita", diceva poco prima di partire, e ora, con la ghirlanda hawaiana al collo, parla di "un sogno che si è avverato".

A renderlo possibile è stato il Politecnico di Losanna, che ha progettato un monoposto in fibra di carbonio dall'apertura alare di 72 metri, più grande di quella di un Boeing 747, ma con un peso di appena 2300 kg, come un piccolo Suv, contro le 180 tonnellate del Jumbo Jet.

Per volare l'aereo sfrutta le 17mila celle fotovoltaiche sulle ali, che alimentano 4 motori elettrici e caricano oltre 630 kg di batterie al litio. Con questa dotazione, il Solar Impulse 2 è il primo velivolo solare al mondo capace di viaggiare giorno e notte. Lo ha dimostrato negli ultimi 5 giorni e dovrà farlo ancora nelle prossime settimane, per raggiungere il continente americano, sorvolare l'Atlantico fino al Mediterraneo e da qui fare ritorno ad Abu Dhabi, dove la missione epica chiuderà il suo cerchio.

 

 

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