Parla un testimone del delitto avvenuto ieri a Collonge-Bellerive. La donna ricercata è sempre in fuga
GINEVRA - Ha ancora la voce rotta dall'emozione il signor Maxime, un pensionato vicino di casa del 73enne che ieri è stato ucciso a Collonge-Bellerive, nei pressi di Ginevra. L'uomo ha raccontato a 20Minutes ciò a cui ha assistito nel parcheggio sotterraneo sotto l'immobile dove lui e la vittima vivevano. "Avevamo parlato per una mezz'ora, poi stavo per rientrare a casa quando ho sentito la deflagrazione".
Un colpo potentissimo, sottolinea, come "una bomba", con una potenza tale che "il poveretto è stato sollevato da terra". Poi una seconda detonazione, quando la vittima era già al suolo. È stato Maxime stesso ad allertare i soccorsi, "ma ho capito presto che non c'era più niente da sperare".
Il pensionato ha fornito agli inquirenti la descrizione dello sparatore: una figura "elegante, alta, che camminava con molta grazia", certamente un individuo di sesso femminile. Maxime non l'ha riconosciuta: "Non era la compagna della vittima". Il Ministero pubblico ginevrino è in effetti alla ricerca di una donna, che è riuscita a dileguarsi nonostante l'importante dispositivo di polizia messo in piedi.
Il 73enne ucciso viene descritto dai vicini come una persona "gentile e affabile". Si era trasferito da poco nel suo appartamento e ci viveva solo, ma la compagna gli faceva spesso visita.