Alla sbarra un 44enne ex impiegato, accusato di aver sottratto banconote ancora "incomplete" per un valore di 84 mila franchi
BELLINZONA - Il caso aveva fatto scalpore: nel 2013 era stato reso noto che 1'800 banconote da mille franchi, per un valore di 1,8 milioni, erano state rubate durante il processo di produzione presso la società zurighese Orell Füssli. La polizia aveva messo le mani su tre persone. Uno dei responsabili è da oggi pomeriggio a processo presso il Tribunale penale federale di Bellinzona.
L'uomo, un 44enne ex impiegato di Orell Füssli nato in Libano ma con passaporto tedesco, è reo confesso. È accusato di aver sottratto - tra il marzo del 2012 e il settembre del 2013 - banconote da mille franchi ancora "incomplete", che non avevano superato integralmente tutte le fasi di fabbricazione, per un valore di 84 mila franchi.
Le avrebbe poi rifinite a casa, dotandole di numeri di serie inventati, utilizzando una comune stampante a getto d'inchiostro messagli a disposizione da un collega di lavoro nel frattempo deceduto.
Nei confronti dell'accusato, che ha trascorso 79 giorni in carcere preventivo, sono stati ipotizzati i reati di furto, contraffazione di monete, messa in circolazione di monete false e truffa per mestiere. Orell Füssli, una cui divisione stampa banconote per la Banca nazionale svizzera, si è costituita parte civile.
La vicenda del furto di 1'800 banconote risale al 2012, ma il Ministero pubblico della Confederazione aveva reso nota l'informazione solo un anno più tardi per motivi di inchiesta. Le indagini erano scattate su segnalazione della polizia britannica, dopo che due persone avevano tentato di cambiare banconote svizzere sospette in sterline. I due uomini, fermati a Londra, erano stati trovati in possesso di 37 biglietti di banca poi risultati rubati a Zurigo.