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SVIZZERACybercriminalità, aumentano le denunce

26.03.15 - 11:39
Aumentano del 10% le segnalazioni inoltrate al Servizio di coordinazione per la lotta contro la criminalità su Internet
Cybercriminalità, aumentano le denunce
Aumentano del 10% le segnalazioni inoltrate al Servizio di coordinazione per la lotta contro la criminalità su Internet

BERNA - Lo scorso anno sono state inoltrate al Servizio di coordinazione per la lotta contro la criminalità su Internet (SCOCI) 10'214 segnalazioni, pari ad aumento del 10,9%. Sono sempre in voga i tentativi di truffa su piattaforme di piccoli annunci e di aste online, mentre calano quelli dei reati contro l'integrità sessuale.

La maggior parte delle segnalazioni (67%) ha riguardato reati contro il patrimonio (6837). Le notifiche per truffa sono state 3106, pari al 30,4% di tutte le comunicazioni pervenute, precisa stamani lo SCOCI che ha pubblicato il suo rapporto annuale.

I criminali prendono di mira in particolare la posta elettronica e i server per lo scambio di dati. Come negli anni precedenti, sono stati segnalati numerosi tentativi di truffa su piattaforme di piccoli annunci e di aste online. I malviventi offrono prodotti a prezzi particolarmente favorevoli inducendo le potenziali vittime a pagare un acconto senza che in seguito venga consegnata la merce.

Anche le piccole e medie imprese (PMI) sono sempre più spesso nel mirino dei truffatori. I criminali specializzati cercano in particolare di carpire informazioni sui metodi di pagamento in uso presso le imprese, precisa la SCOCI. Il cosidetto 'phishing' è sempre più lucrativo e si stima che in Svizzera il totale dei danni finanziari causati da tali truffe ammonti già a diversi milioni di franchi. Il numero dei casi però l'anno scorso è stato in leggero calo.

Con il 7,4% delle segnalazioni (758 casi), in seconda posizione ci sono i reati contro l'integrità sessuale che registrano un netto calo, pari al 58,8% rispetto all'anno precedente. Pure le denunce relative a siti contenenti materiale pedopornografico sono in forte diminuzione 698 (-50,6% rispetto al 2013). Ciò sarebbe dovuto anche al fatto che dal primo luglio del 2014 è entrata in vigore una modifica di legge che abroga il divieto di produrre e mettere in circolazione rappresentazioni di atti sessuali con escrementi.

La flessione delle segnalazioni riguardanti i reati contro l'integrità sessuale sarebbe dovuta, secondo lo SCOCI, in parte alla maggiore efficienza nella stesura dell'elenco dei siti da bloccare e anche all'ottima collaborazione con i fornitori di servizi di telecomunicazione (FST) e con Interpol, ma potrebbe anche ricollegarsi alla tendenza già constatata sin dal 2012 di scambiare contenuti pornografici vietati sul darknet oppure utilizzando le reti peer-to-peer private.

In generale i fenomeni osservati nel 2014 non sono nuovi, ma "si è osservato un miglioramento della qualità dell'agire dei criminali" e "per gli utenti è sempre più difficile distinguere il sito internet affidabile da quello fittizio", conclude il rapporto.

 

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