Cerca e trova immobili

ZURIGOUccise il figlio in un hotel, 65enne ancora in aula

24.03.15 - 11:06
L'uomo è stato condannato in prima istanza a 18 anni di prigione
Uccise il figlio in un hotel, 65enne ancora in aula
L'uomo è stato condannato in prima istanza a 18 anni di prigione

ZURIGO - Il 65enne che nel febbraio del 2010 uccise il figlioletto di 4 anni in un albergo di Winterthur compare oggi davanti al Tribunale cantonale di Zurigo. L'uomo è stato condannato in prima istanza a 18 anni di prigione. Il Ministero pubblico chiede l'internamento.

Il dibattimento si dovrebbe concludere in giornata, ma ancora non è chiaro quando sarà emessa la sentenza. Il delitto risale alla sera del 26 febbraio 2010: l'imputato, un fiduciario che abitava a Bonstetten (ZH), si recò con il figlioletto di 4 anni a Winterthur, dove affittò una stanza d'albergo. Lì fece bere al bimbo una bibita mischiata con una forte dose di sonnifero e quindi lo soffocò.

Nell'agosto del 2013 il Tribunale distrettuale di Winterthur ha giudicato l'uomo colpevole di assassinio, ma ha rinunciato a ordinare la misura dell'internamento. Due perizie erano arrivate alla conclusione che l'imputato era pienamente responsabile delle sue azioni e che le chance di poterlo curare con una terapia sono alquanto deboli.

Sia l'accusa che la difesa hanno ricorso in appello. Il procuratore chiede una condanna alla reclusione a vita e la misura dell'internamento. La difesa sostiene la tesi della ridotta imputabilità e si batte per una riduzione della pena a 7 anni di reclusione per omicidio intenzionale.

Secondo l'accusa, l'imputato uccise il figlio per evitare che la madre - una brasiliana di colore allora 36enne - lo portasse nel suo paese d'origine. L'uomo aveva anche intenzione di suicidarsi: ingerì a sua volta del sonnifero e cercò di farla finita respirando la polvere di un estintore, il che fece però scattare l'allarme. Il piccolo morì poco dopo il ricovero in ospedale.

Il caso ha fatto molto scalpore: l'autorità tutoria di Bonstetten aveva infatti affidato la custodia del bambino al padre, nonostante fosse venuta a conoscenza che nel 1990 aveva già cercato di uccidere un figlio all'epoca 13enne. L'uomo tento di strangolare il primogenito, avuto dalla sua ex moglie, e lo gettò in un burrone. Il ragazzo si salvò, riportando lesioni al cervello che lo hanno reso disabile.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE