Cerca e trova immobili

APPENZELLO ESTERNOOmicidio davanti alla scuola: "Ho sentito la vittima urlare di dolore"

23.03.15 - 13:55
Secondo le prime ricerche il figlio della vittima e del presunto aggressore sono stati coinvolti in una violenta rissa avvenuta lo scorso sabato
foto 20minuten
Omicidio davanti alla scuola: "Ho sentito la vittima urlare di dolore"
Secondo le prime ricerche il figlio della vittima e del presunto aggressore sono stati coinvolti in una violenta rissa avvenuta lo scorso sabato

HEIDEN - "Ho visto combattere almeno cinque uomini. Improvvisamente uno di questi è stato spinto a terra. Un altro è stato picchiato e gli è stata sbattuta la testa contro l'asfalto. Quindi, gli individui sono fuggiti", racconta a 20 Minuten un residente di Heiden. Qui, di fronte a una scuola, un serbo di 52 anni è morto domenica sera in ospedale in seguito alle lesioni subite per delle coltellate ricevute durante uno scontro avvenuto poche ore prima. La polizia ha arrestato nella sua abitazione il presunto sospetto, un kosovaro 49enne, autodenunciatosi. 

Nel momento successivo all'aggressione, spiega il testimone della scena, una donna avrebbe avvicinato la vittima cercando di lavare la ferita con un panno. Questa stessa donna avrebbe quindi chiamato l'ambulanza. Un altro residente di Heiden detto di aver sentito "le urla di dolore" della vittima.

Secondo le prime informazioni raccolte si viene intanto a sapere che il serbo viveva a soli 20 metri dal punto in cui è stato picchiato. I vicini lo descrivono come una persona cordiale. Contattata al telefono, la FC Heiden dichiara di non essere a conoscenza della controversia scoppiata a margine della manifestazione popolare.

Secondo quanto riporta il "Blick" online citando informazioni raccolte "nell'ambiente dell'FC Heiden", durante la festa al locale Kursaal in vista dell'inizio del girone primaverile si sarebbero azzuffati un figlio del serbo e un figlio del kosovaro. I due si sarebbero poi dati appuntamento per il giorno dopo davanti alla scuola per un "colloquio chiarificatore". All'incontro si sono presentati anche i rispettivi padri. Improvvisamente il genitore kosovaro avrebbe estratto il coltello e colpito l'omologo serbo.

La polizia non è stata in grado per il momento di confermare queste informazioni. Il portavoce Marcel Wehrlin, interpellato dall'ats, si è limitato a dire che i due ragazzi hanno avuto un ruolo nella vicenda.

L'accoltellatore si è autodenunciato alla polizia per telefono ed è stato arrestato nel luogo di domicilio. Lì è stata trovata anche l'arma presunta del delitto.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE