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GERMANIA / SVIZZERAFerrari in fiamme, risolto il caso di Augusta

26.02.15 - 18:58
In manette il proprietario del bolide, uno svizzero 19enne, e altre 4 persone
Foto Polizia Baviera, presidio Svevia Nord
Ferrari in fiamme, risolto il caso di Augusta
In manette il proprietario del bolide, uno svizzero 19enne, e altre 4 persone

BERLINO - Nell'ottobre dell'anno scorso una Ferrari da 270mila franchi, posteggiata nei pressi del "Colosseum", un megabordello di Augusta, in Germania, era stata completamente distrutta da un incendio. Gli inquirenti, come riferisce il quotidiano della città sveva, l'"Augsburger Allgemeine", presumevano che il rogo fosse legato all'attività della casa a luci rosse. E invece niente di tutto ciò. La polizia bavarese ha chiarito il caso e proceduto a diversi arresti, a partire dal proprietario dell'autovettura, un imprenditore 19enne cittadino svizzero e figlio di un rivenditore di automobili. In manette sono finiti una 23enne e un 25enne, incaricati quest'ultimi, secondo gli inquirenti, a dare fuoco all'autovettura.

Il proprietario della Ferrari è stato fermato nella zona di Stoccarda, mentre le due persone che avrebbero dato fuoco all'autovettura, sono state arrestate nel canton Zurigo. Sono accusati di detenzione di materiale esplosivo e frode ai danni dell'assicurazione. Come riferisce il quotidiano tedesco, il 19enne avrebbe confessato, così come i due presunti incendiari, di cittadinanza bosniaca, estradati in Germania dalla Svizzera qualche giorno fa. Mercoledì sono stati arrestati altri due presunti complici nei dintorni di Zurigo. Si tratta di due giovani di 22 e di 29 anni di cittadinanza serba.

Come riferito, il rogo non ha nulla a che fare con il bordello nei pressi del quale era posteggiata l'autovettura. Inizialmente le indagini della polizia si erano concentrate nel mondo a luci rosse per capire se vi fossero stati dei legami tra l'attività del bordello e il rogo. Alcuni testimoni avevano raccontato di aver visto due persone vicino alla macchina poco prima che l'auto prendesse fuoco. Gli sconosciuti avevano poi raggiunto correndo un'auto, che li attendeva lì vicino ed avevano fatto disperdere le loro tracce.

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