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La gerente di un chiosco è stata ingannata dalla corporatura del ragazzino. Multa di 300 franchi più spese
VEVEY - Una madre del Bangladesh di 37 anni che vive sulla Riviera vodese ha contestato una multa di 300 franchi. L’accusa nei suoi confronti è di aver venduto un pacchetto di sigarette a un giovane ragazzo di 12 anni. La gerente del chiosco si è così ritrovata venerdì al Tribunale di Vevey (VD) davanti alla Vice Presidente Jessica de Quattro.
La signora ha spiegato in un francese approssimativo di non aver chiesto i documenti: "Non gli ho chiesto la carta d’identità perché era grande e alto. I minori sono generalmente più piccoli, non così grandi”. Secondo lei “quel giorno c'era un gruppo di ragazzini fuori dal negozio, ma solo un ragazzo grande ha comprato le sigarette".
Sorpreso in strada dagli agenti, il ragazzino che stava fumando è stato portato in stazione, dove sua madre è andata a recuperarlo. Il 12enne ha detto alle forze di polizia dove aveva ottenuto il pacchetto. Il marito della negoziante ha spiegato a "20 minutes" che non vende sigarette ai minori, nè lo ha fatto al 12enne e che sarebbe stato uno dei suoi compagni più grandi a comprare il pacchetto.
La giudice ha sottolineato che non è la corporatura che fa l’età, ricordando che la legge prefigge un controllo dei documenti. La multa è stata quindi confermata. A questa si aggiungono 400 franchi per i costi legali.
