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SAN GALLOLa procura attende il video con il tifoso travestito da ebreo ortodosso

23.02.15 - 16:02
La Procura di San Gallo non ha ancora deciso se aprire un procedimento penale per "discriminazione razziale": "Definire qualcuno un ebreo non è di per sé lesivo dell'onore"
Fot www.fan-fotos.ch
La procura attende il video con il tifoso travestito da ebreo ortodosso
La Procura di San Gallo non ha ancora deciso se aprire un procedimento penale per "discriminazione razziale": "Definire qualcuno un ebreo non è di per sé lesivo dell'onore"

SAN GALLO - La Procura di San Gallo non ha ancora deciso se aprire un procedimento penale per "discriminazione razziale" in relazione alla marcia di tifosi lucernesi, preceduti da un uomo travestito da ebreo ortodosso con la sciarpa della squadra locale, tenutasi domenica 15 febbraio sulla via dello stadio cittadino. "Voglio prima vedere le immagini delle videoregistrazioni", ha dichiarato oggi all'ats il procuratore capo Thomas Hansjakob.

Il magistrato afferma di aver visto finora soltanto la foto apparsa sul web e sui giornali. Dalla foto non si capisce se l'"ebreo" a braccia alzate sia sospinto e denigrato, a prima vista sembra piuttosto un capo dei manifestanti, aggiunge.

Verosimilmente i fan lucernesi hanno qualificato come ebrei i tifosi sangallesi, ammette. "Ma qual è il messaggio?", definire qualcuno un ebreo non è di per sé lesivo dell'onore. Decisivo è sapere se la persona travestita da ebreo sia stata denigrata come tale. Allora l'episodio avrebbe tutt'altra qualità, sottolinea Hansjakob, che prima di entrare in Procura era stato granconsigliere socialista.

E ancora: "Ci si voleva burlare degli ebrei o dei sangallesi? È stato spinto per strada un ebreo come facevano i nazisti e si è minimizzata la persecuzione degli ebrei?". Finora non ci sono risposte, afferma il procuratore, che aspetta dunque le analisi delle immagini riprese dalle videocamere di sorveglianza, che sono quattro o cinque. Si tratta dunque di diverse ore di registrazione e l'analisi durerà circa tre settimane. Bisogna anche identificare i partecipanti, a loro volta travestiti secondo quanto si vede dalla foto, aggiunge Hansjakob.

In dichiarazioni riportate ieri dalla "SonntagsZeitung" il procuratore non sembrava per nulla intenzionato ad attivarsi, considerando quanto accaduto un semplice scherzo di carnevale. Un'opinione per nulla condivisa da Sabine Simkhovitch-Dreyfus, vicepresidente della Federazione svizzera delle comunità israelitiche (FSCI), a sua volta interpellata dal domenicale. La stessa organizzazione che riunisce i vari gruppi di tifosi del Lucerna, la United Supporters Luzern (USL), si è distanziata da quello che ha definito un "episodio antisemita" e una "rozza e irriverente provocazione". Anche l'FC Lucerna ha preso posizione sul suo sito internet, distanziandosi "in maniera decisa dalla messinscena razzista di alcune persone a San Gallo".

Il portavoce del club Max Fischer ha confermato oggi una notizia della "Neue Luzerner Zeitung", secondo cui il fotografo che ha scattato l'immagine ripresa dai media non è stato autorizzato a lavorare come fotografo dei fan accreditato in occasione dell'ultima partita casalinga del Lucerna. L'accreditamento gli è stato tuttavia revocato per una sola partita.

ats

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