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SVIZZERAMaurer: "L'esercito svizzero è in buona salute"

19.12.14 - 15:16
Maurer: "L'esercito svizzero è in buona salute"

BERNA - Non è certo un anno glorioso per l'esercito svizzero quello che volge al termine: il popolo elvetico ha respinto alle urne l'acquisto di nuovi jet da combattimento e i fondi ad essi destinati sono stati distribuiti agli altri dipartimenti. Il consigliere federale Ueli Maurer si è tuttavia dimostrato piuttosto soddisfatto oggi ad Adelboden (BE), nel corso della tradizionale conferenza stampa del Dipartimento della difesa (DDPS): un cambio di dipartimento non è in questione.

Con gli aerei da combattimento svedesi Gripen abbiamo perso una battaglia, ha ammesso Maurer, ma si tratta appunto solo di una battaglia: "l'esercito svizzero è in buona salute" e l'importante è che abbia più denaro a disposizione. Alcuni anni fa l'idea di chiedere più denaro per le forze armate sembrava del tutto utopica, oggi possiamo rallegrarci di aver ottenuto 5 miliardi di franchi di spese annui.

Certo - ha concesso il ministro della difesa, riferendosi a quella che sarà probabilmente la sua prossima battaglia - resta la questione se i previsti 100'000 membri dell'esercito siano sufficienti: il Parlamento dovrà ancora tornare a discutere di questo tema, ha affermato Maurer, senza nascondere la speranza di una correzione al rialzo. Inizialmente il Consiglio federale aveva addirittura ventilato una riduzione a 80'000 uomini.

Maurer si è anche mostrato soddisfatto per l'accoglienza riservata alla nuova legge sui servizi segreti, che verrà discussa l'anno prossimo dalle camere e che consentirà in caso di necessità di ricorrere ad intercettazioni telefoniche e infiltrazioni nei computer. In passato misure di questo tipo avrebbero incontrato il più netto rifiuto, oggi se ne riconosce la necessità.

La legge è sulla buona strada e il referendum brandito dagli oppositori non dovrebbe avere alcuna chance, ha affermato, precisando una volta di più che intercettazioni e infiltrazioni costituiscono una estrema ratio a cui si ricorre al massimo una dozzina di volte all'anno.

I servizi segreti - ha aggiunto il consigliere federale - si concentrano sulle persone che costituiscono un rischio per la sicurezza nazionale, principalmente i jihadisti che tornano in Svizzera. Si tratta di un fenomeno che, secondo le stime degli esperti, non ha ancora raggiunto il suo picco massimo.

Il ministro della difesa ha pure menzionato Pegida, il movimento populista anti-islamico che organizza dimostrazioni soprattutto in Germania: esso preoccupa soprattutto per la rapidità con cui riesce a mobilitare un ingente numero di persone.

Maurer ha anche ricordato - proprio ad Adelboden, dove malgrado la totale assenza di neve sono in corso i preparativi per le gare della coppa del mondo di sci - l'impegno dell'esercito e della protezione civile in favore di grandi manifestazioni. I benefici di tali attività sono grandi: eventi come la coppa del mondo di sci hanno eco in tutto il mondo e rivestono "enorme importanza per il nostro paese".

Infine, il ministro della difesa ha smentito ogni ipotesi di un suo prossimo ritiro dal Consiglio federale: l'anno prossimo, in occasione delle elezioni di rinnovo del Consiglio federale il 9 dicembre, si ripresenterà e chiederà di mantenere la guida del Dipartimento della difesa.

ats

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