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La pubblica accusa ha definito "schiacciante" la colpevolezza dell'imputato
LOSANNA - Il Ministero pubblico vodese ha chiesto 5 anni di reclusione oggi per il pedofilo recidivo processato da ieri a Yverdon-les-Bains (VD). Il procuratore auspica inoltre la revoca della condanna a 3 anni di reclusione inflittagli a Ginevra, ma sospesa nel 2005 a favore di una cura ambulatoriale.
La pubblica accusa ha definito "schiacciante" la colpevolezza dell'imputato: oltre a "consumare" le migliaia di file pedofili trovate su un sito internet internazionale, il 48enne ha prodotto materiale pedopornografico con le proprie figlie fra il 2000 e il 2001.
Una delle ragazze, oggi 21enne, ha testimoniato ieri a difesa del padre, da lei definito un "pilastro morale". La legale della figlia minore, invece, ha descritto il "calvario" subito dalla ragazza 17enne, ricoverata per anoressia a numerose riprese. L'imputato - ha detto - "fa parte di un club di bravi papà che si scambiavano immagini pedofili con internet".
La difesa ha sostenuto dal canto suo che al 48enne può essere addebitato soltanto il reato di pornografia e non quello di aver istigato altri a commettere abusi sessuali con bambini, il capo d'accusa per il quale è processato.
Dopo essere stato condannato a 3 anni di carcere nel 2005 a Ginevra, l'uomo era stato identificato nel 2009 nell'ambito di un'operazione condotta dagli Stati Uniti contro una rete pedofila internazionale, attiva in una decina di paesi. In Svizzera sono state incriminate tre persone.
ats
