Era accusato di aver indotto un detective privato a procurarsi illegalmente foto riguardanti una persona sospettata di violenza carnale
SAN GALLO - Il tribunale cantonale di San Gallo ha confermato la condanna a una pena pecuniaria per un giornalista del "Blick" accusato di aver indotto un detective privato a procurarsi illegalmente, presso un poliziotto, foto riguardanti una persona sospettata di violenza carnale.
I giudici hanno respinto un ricorso dell'interessato - riconosciuto colpevole di istigazione al reato di violazione del segreto d'ufficio - contro una sentenza del tribunale distrettuale di Wil del maggio 2013. Il detective e l'agente di polizia avevano per contro accettato il verdetto.
ats