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VAUDAccusate di aver brutalizzato una detenuta, guardie carcerarie a processo

20.11.14 - 17:32
Accusate di aver brutalizzato una detenuta, guardie carcerarie a processo

NYON - Sette guardie carcerarie sono state processate oggi dal Tribunale correzionale di Nyon, con l'accusa di aver brutalizzato una detenuta del carcere La Tuilière di Lonay (VD) nel luglio 2009. I quattro uomini e le tre donne devono rispondere di lesioni semplici e di abuso di autorità.

Nel giorno in questione, la donna - una 54enne dominicana condannata a 15 anni di reclusione per aver istigato l'assassinio del marito - sarebbe stata rinchiusa nella sua cella dopo aver fatto un'osservazione ironica ad una guardia. Sentendosi trattata ingiustamente, si era messa a piangere e a gridare.

Sette guardie l'avevano quindi ammanettata e collocata in una cellula di isolamento. La donna afferma che gli agenti l'avrebbero gettata per terra e il sottocapo sorvegliante l'avrebbe mantenuta in questa posizione appoggiando il piede sulla sua guancia destra.

Le guardie l'avrebbero poi picchiata alle braccia, all'addome e alle costole. Dopo aver chiesto perché meritasse un simile trattamento, il sottocapo le avrebbe risposto che lei si era permessa di venire in Svizzera per uccidere degli svizzeri e che "non poteva disgraziatamente fare la stessa cosa con una negra di merda".

Esaminata tre giorni dopo dal servizio sanitario della prigione, la vittima presentava diversi ematomi importanti, nonché un'unghia parzialmente strappata. Altre lesioni sono state rilevate successivamente dal Centro universitario romando di medicina legale.

Gli agenti affermano di non aver mai picchiato la detenuta, ma di averla collocata in isolamento allo scopo di proteggerla, data la sua "estrema agitazione". Una delle guardie ha sostenuto al processo che la prigioniera le avrebbe confessato di essersi mutilata, un elemento non esposto durante l'inchiesta.

Chiamata dalla donna da una cabina telefonica del carcere, la polizia non è intervenuta, perché il sottocapo avrebbe affermato che la detenuta "non era assolutamente ferita". L'ex direttore della prigione Florent Hübner ha spiegato dal canto suo che i secondini gli avevano fornito versioni "coerenti e convergenti" e che aveva scelto di dar loro fiducia. Aveva invece aperto un procedimento disciplinare contro la prigioniera.

Nel 2010 il giudice istruttore aveva pronunciato un non luogo a procedere, annullato successivamente dal Tribunale cantonale con l'appoggio del pubblico ministero. Nel frattempo la detenuta era stata trasferita a Hindelbank (BE).

Ats

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