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GINEVRAFiglia di un diplomatico perde il posto per un tweet

20.11.14 - 09:12
Ginevrina 23enne denunciata per aver inneggiato alla morte di un bambino ebreo
Figlia di un diplomatico perde il posto per un tweet
Ginevrina 23enne denunciata per aver inneggiato alla morte di un bambino ebreo

GINEVRA - Non sono certo giorni tranquilli quelli che sta trascorrendo Vanessa (nome inventato), ginevrina che dal 12 novembre riceve numerosi messaggi di minacce e morte. Persino i suoi genitori sono stati minacciati per telefono, scrive "Le Temps".

All'origine di quest'odio vi è un commento che la ragazza ha lasciato su Twitter: "È bello vedere questa piccola figlia di una cagna. Ma vorrei vedere la sua faccia quando sarà morta". Il commento appare sotto la foto di una bambina ebrea di tre mesi uccisa in un attentato suicida a Gerusalemme.

La studentessa pensava che il suo commento sarebbe rimasto all'interno del ristretto gruppo di utenti con i quali era stata intavolata una conversazione, ma non sapeva e non poteva immaginare che sarebbe stato notato dal gruppo "Bastardi senza gloria". Sotto questo nome, tratto dall'omonimo film di Quentin Tarantino sui cacciatori di nazisti, si celano una decina di persone attive su Internet nella ricerca di antisemiti.

E hanno cercato bene. Al punto da essere riusciti a risalire all'identità della ragazza. E qualcuno ha contattato pure il suo datore di lavoro, Migros, segnalandogli il post carico d'odio. La Migros ha risposto immediatamente: L'11 novembre, Vanessa è stata licenziata.

Contro il licenziamento Vanessa, studentessa presso l'Università di Ginevra, vuole ora presentare un reclamo. Lei crede che qualcuno abbia violato il suo account Twitter per risalire alla sua identità. E in un tweet si rammarica profondamente per quanto accaduto. "Tali osservazioni servono solo a fomentare l'odio".

La giovane donna è la figlia di un pakistano ex diplomatico e di una francese. Dopo il bombardamento di Gaza da parte di Israele durante l'estate, si è avvicinata alla questione medio orientale. "Alcuni tweet ironizzano sulle morti dei bambini palestinesi e incentivano ad altre morti. Ecco perché l'ho scritto", si scusa su internet. Ma nonostante ciò è stata bombardata su twitter.

Il CICAD (Coordinamento intercomunitario contro l'antisemitismo e la diffamazione) in Svizzera ha monitorato il profilo della giovane ginevrina per quattordici giorni. "Abbiamo trovati diverse osservazioni antisemite e stiamo pensando a una denuncia penale al procuratore di Ginevra", spiega il segretario generale, Johanne Gurfinkiel. I "Bastardi senza gloria" hanno invece deciso di rinunciare a questo passo.

Uno dei membri del gruppo, che vuole rimanere anonimo, critica l'anonimato di molti utenti su internet: "Sempre più persone si nascondono dietro il loro schermo per poi uscirsene con slogan antisemiti". La magistratura, ovviamente, non può farsi carico di tutto. "Se le persone non si fermano, le smascheriamo".

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