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GINEVRAAccusata di lesioni personali gravi, prosciolta dottoressa

18.11.14 - 16:23
Accusata di lesioni personali gravi, prosciolta dottoressa

GINEVRA - Una dottoressa ginevrina specializzata in radiologia è stata prosciolta oggi dall'accusa di lesioni personali gravi colpose: nel 2007, aveva effettuato un prelievo al seno di una paziente sana ma la provetta con il suo contenuto era stata riutilizzata l'indomani per un'altra donna, afflitta da un cancro al seno particolarmente aggressivo.

La prima paziente aveva subito un intervento al seno e una chemioterapia che hanno comportato gravi conseguenze psichiche e fisiche, lasciandola sterile a 35 anni.

Alla dottoressa era rimproverato di aver lasciato nella sala dei prelievi la provetta senza etichetta. Il prelievo era in seguito stato riposto da una persona non identificata nel cassetto in cui si trovavano i contenitori non ancora utilizzati. L'indomani, al prelievo della prima paziente una collega della dottoressa aveva aggiunto i tessuti provenienti dalla biopsia di un'altra donna.

Nel rendere la sentenza oggi, il Tribunale di polizia ha sottolineato la "concatenazione infernale di negligenze" che ha portato a sottoporre la paziente sana ad un trattamento pesante senza che nessuno dei medici che l'hanno avuta in cura verificasse nuovamente il suo stato, in particolare dopo l'intervento chirurgico che non aveva rivelato la presenza di un cancro.

Dimenticando nella sala dei prelievi una provetta senza averla etichettata, la dottoressa ha assunto un rischio, i cui effetti non avrebbero tuttavia avuto conseguenze così drammatiche senza la "concatenazione" di negligenze, ha sottolineato la Corte. Da allora, il centro presso cui lavorava la radiologa provvede a sigillare i tubi contenenti i prelievi.

Alla dottoressa verranno rimborsate tutte le spese giudiziarie ed è stato concesso un indennizzo per torto morale di 5000 franchi. Ritenendo di essere vittima di un'ingiustizia, la donna che ha subito il trattamento valuta l'inoltro un ricorso.

Ats

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