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SVIZZERAGli animalisti contro Oprah Winfrey

12.08.13 - 09:04
Mentre la commessa del negozio zurighese nega l'accaduto, gli animalisti se la prendono con Oprah Winfrey, nota per le sue battaglie animaliste
Foto d'archivio (Keystone)
Gli animalisti contro Oprah Winfrey
Mentre la commessa del negozio zurighese nega l'accaduto, gli animalisti se la prendono con Oprah Winfrey, nota per le sue battaglie animaliste

ZURIGO - "Non sono razzista e non è vero che mi sono rifiutata di mostrare una borsa a Oprah Winfrey". La commessa al centro della vicenda di presunta discriminazione nei confronti della celebre conduttrice americana ha fornito la sua versione di quanto successo nella boutique di lusso il giorno prima del matrimonio di Tina Turner. "Le ho mostrato le borse alla Jennifer Aniston, che sono molto in voga. Lei ha guardato su un altro scaffale, dov'era in mostra una borsa di coccodrillo da 35mila franchi. Le ho detto che era la stessa borsa di quella che avevo in mano, solo molto più cara e che potevo mostrarle altri modelli", ha dichiarato in un'intervista al Sonntagsblick. Sulla vicenda, che è rimbalzata sui media internazionali, è intervenuta anche Svizzera Turismo presentando le proprie scuse per il "comportamento scorretto" della commessa.

L'associazione animalista internazionale People for the ethical Treatment of animals (Peta), che ha eletto la presentatrice come animalista dell'anno nel 2008, non ha probabilmente accolto bene il suo interesse per l'accessorio in coccodrillo. Anche l'organizzazione svizzera “Vier Pfoten” condanna l'accaduto. "Non sappiamo se la signora Winfrey volesse acquistare la borsa. Ma essendo un'animalista dovrebbe sapere che, per realizzare una borsa, i coccodrilli soffrono", dichiara la portavoce Chantal Häberling. "Gli animali sono tenuti in spazi molto ristretti e per ucciderli vengono picchiati sulla testa con un martello: a volte ci mettono ore a morire", spiega Häberling.

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