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I vecchi sistemi di sicurezza delle Ffs hanno già causato quattro incidenti. Ora sulle Ferrovie di Stato piovono critiche
BERNA - Il grave incidente di treno del canton Vaud è costato la vita a uno dei due macchinisti. Il 24enne della regione di Payerne era rimasto schiacciato ed è stato trovato già morto dai soccorritori. Fino a ieri sera, non è stato possibile escludere la presenza di ulteriori passeggeri tra i detriti. In base alle prime ricostruzioni, l’incidente è stato causato dall’altro macchinista, un 54enne sopravvissuto all’impatto, che non avrebbe rispettato un semaforo rosso. Il triste bilancio è di un morto, 35 feriti di cui 5 gravi.
La stazione di Granges-près-Marnand è munita di una tecnologia di vecchia generazione del 1958. Lo ha spiegato ieri il capo delle Ffs Andreas Meyer. Si tratta già del quarto incidente che non ha potuto essere evitato dai vecchi sistemi di sicurezza.
Per questo si alzano diverse voci critiche. «Era solo una questione di tempo finché succedesse un incidente di questo tipo. Il sistema di sicurezza avrebbe dovuto essere testato in caso di errore del macchinista», spiega per esempio il professore di trasporti del Poli di Zurigo Dirk Bachmann. Secondo lui, è arrivato il momento di pensare a misure a corto termine. «Le Ffs devono intraprendere qualcosa a riguardo».
Anche Kurt Schreiber, presidente dell’associazione a favore dei passeggeri Pro Bahn, è d’accordo. «Pro Bahn chiede un miglioramento rapido dei sistemi di sicurezza delle Ffs». È chiaro che non sarà possibile migliorare i sistemi da oggi a domani. «Prima devono essere disponibili il materiale e la forza lavoro necessari», spiega Schreiber.
