Il ministro degli esteri ha ricordato che tale pena non è conciliabile con i valori per cui la Svizzera si è sempre battuta e ha ripercussioni su altri obblighi, come ad esempio il divieto di discriminazione. Burkhalter ha invitato i Paesi che non hanno ancora abolito questa pratica ad approvare almeno una moratoria sulla sua applicazione, si legge in un comunicato odierno del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE).
La Confederazione mira, fra le altre cose, al rispetto degli standard minimi del diritto internazionale pubblico: nessuna pena di morte per i minorenni, le donne incinte e le persone con handicap mentali.
Al Congresso, patrocinato dalla Svizzera insieme a Spagna, Francia e Norvegia e che proseguirà fino a sabato, saranno presenti circa 1500 persone provenienti da più di 90 Paesi per discutere su come mantenere l'attuale tendenza all'abolizione della pena di morte e potenziare l'impegno a livello nazionale, regionale e internazionale.