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L'attore Paul Hogan ha un conto a Losanna con circa 34 milioni di dollari, ma ci sono problemi con gli intermediari svizzeri. Nel frattempo c'è da saldare il conto con le autorità fiscali australiane
LOSANNA - E' l'australiano per antonomasia, ma i suoi soldi sono in Svizzera. Paul Hogan, l'attore celebre per il suo personaggio "Crocodile Dundee", sta cercando di riportare in patria i 34 milioni di dollari che ha depositato presso una banca svizzera.
Precisamente, scrivono le Matin Dimanche e la SonntagsZeitung (le testate svizzere che hanno ricevuto il materiale dell'inchiesta Offshore Leaks), presso il conto 379XXX della Corner Bank di Losanna. Hogan è protagonista dal 2005 di un contenzioso con le autorità fiscali australiane, che gli aveva di fatto impedito di tornare in patria. Fino al 2010, quando la morte della madre (a 101 anni) ha richiesto la sua presenza ai funerali, dove i funzionari del fisco lo hanno "acchiappato". Hogan si è quindi trovato costretto a chiudere un accordo, e lo ha fatto lo scorso anno. Solo che l'attore ha qualche problema a rientrare in possesso dei suoi averi.
Questo a causa dei suoi intermediari ginevrini: il primo è stato condannato a 6 anni dalla giustizia australiana, per aver aiutato i suoi clienti a frodare il fisco. Il secondo vive tuttora in Svizzera, ma non vuole fornire a Hogan indicazioni sulla sua fortuna, gestita da una complessa rete di trust e 'scatole cinesi' creati ad hoc da questi professionisti.
L'attore, che dal 1990 è sposato con la coprotagonista di "Crocodile Dundee" Linda Kozlowski, potrebbe ricorrere alle vie legali, anche per capire se i soldi, a Losanna, ci sono ancora. Non a caso gli avvocati di Hogan si dichiarano "fortemente preoccupati". Lo stesso vale per la coppia, che si è trovata costretta a mettere in vendita le due case di Malibu per 11 milioni di dollari.
