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In origine la mozione prevedeva l'adozione indipendentemente dallo stato civile e dal modo di vita senza limitarla espressamente ai figli del o della partner. Questa precisazione è stata introdotta dal Consiglio nazionale il 13 dicembre, durante la seduta invernale.
Oggi gli Stati, sulla scia della sua commissione e del Consiglio federale, hanno adottato questo atto parlamentare, più restrittivo della versione originaria. La mozione precisa che ogni adulto, quale che sia il suo stato civile o il suo modo di vita, possa adottare il figlio o la figlia del o della partner se ciò costituisce la migliore soluzione per il benessere della persona adottata.
Per la maggioranza degli Stati, le famiglie omoparentali e le coppie di concubini con figli sono una realtà sociale di cui bisogna tener conto. Concedendo la possibilità di adottare il figlio o figlia del partner s'intende garantire principalmente la protezione dei bambini interessati, soprattutto quando manca uno dei genitori biologici.
Una minoranza ha chiesto invano di respingere la mozione. Se la legge sull'unione domestica registrata è stata accettata in votazione popolare nel 2005 è proprio perché essa escludeva l'adozione, ha sostenuto Brigitte Häberli-Koller (PPD/TG). "Si tratta di preservare la credibilità del parlamento", ha aggiunto la "senatrice" turgoviese.
