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BERNAOlimpiadi a Sion, reazioni contrastanti

18.10.17 - 18:14
Ciò che fa storcere il naso è la cifra di quasi un miliardo di franchi con cui il Consiglio federale ha deciso di sostenere la candidatura svizzera
Keystone
Olimpiadi a Sion, reazioni contrastanti
Ciò che fa storcere il naso è la cifra di quasi un miliardo di franchi con cui il Consiglio federale ha deciso di sostenere la candidatura svizzera

BERNA - Mentre Swiss Olympic e il comitato di candidatura Sion 2026 salutano la decisione del Consiglio federale di appoggiare con un miliardo di franchi la candidatura alle Olimpiadi invernali 2026, critiche sono formulate al riguardo in particolare da UDC e Verdi.

In un comunicato, il partito democentrista definisce la decisione «incomprensibile nelle circostanze attuali di ristrettezze finanziarie». La priorità - afferma - dovrebbe essere data alla difesa del paese.

Occorre rinunciare a questo contributo, come pure al miliardo di coesione per i paesi dell'Europa orientale e alle «spese supplementari eccessive» della cooperazione allo sviluppo, scrive l'UDC in un comunicato odierno.

Per i Verdi, l'organizzazione delle Olimpiadi invernali rappresenta un rischio finanziario elevato, sul quale il popolo deve avere la possibilità di pronunciarsi. Il partito esorta il Consiglio federale a sottoporre al parlamento un progetto suscettibile di essere contestato con un referendum.

Una consultazione del popolo e dei cantoni è auspicata pure dal partito socialista, mentre il PLR vuole che siano approfondite diverse questioni legate al progetto.

Per il partito popolare democratico (PPD) svizzero, invece, il governo sostiene un progetto di portata internazionale. Lo svolgimento di questo avvenimento sportivo rappresenta secondo il partito un'occasione unica per far conoscere nel mondo le molteplici qualità politiche, culturali ed economiche della Svizzera.

La decisione odierna rappresenta un «segnale positivo della Confederazione» nei riguardi di un progetto di «dimensioni nazionali», rileva da parte sua il Consiglio di Stato vallesano, precisando che il «sovrano» cantonale si pronuncerà sulla questione il 10 giugno 2018.

Il consigliere di Stato Frédéric Favre entrerà nel frattempo quale vice-presidente nel comitato di candidatura, composto finora da personalità del settore privato. Il "ministro" vi rappresenterà i cantoni e le città coinvolte nell'organizzazione delle Olimpiadi.

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