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SVIZZERAMister Prezzi: «50 errori che causano l’aumento dei premi»

12.10.17 - 07:04
Intervista a Stefan Meierhans, Mister Prezzi, sull'impennata dei costi della salute: «Chiedere uno sconto alla cassa malati? Perché no»
Keystone
Mister Prezzi: «50 errori che causano l’aumento dei premi»
Intervista a Stefan Meierhans, Mister Prezzi, sull'impennata dei costi della salute: «Chiedere uno sconto alla cassa malati? Perché no»

BERNA - Anche il prossimo anno i premi faranno un balzo avanti di circa il 4,5%. Una progressione continua e incessante che sta mettendo alle corde gli svizzeri. Dopo i rappresentanti degli assicuratori, abbiamo chiesto i motivi a Stefan Meierhans, il Sorvegliante dei prezzi, meglio conosciuto come Mister Prezzi.

Signor Meierhans, come mai questi aumenti appaiono inarrestabili?

Questi aumenti sono il riflesso dello sviluppo che vediamo sul fronte dei costi. Le cause sono legate al tipo del sistema sanitario svizzero, alle strutture tariffarie e agli incentivi a esse legate, alle decisioni o non decisioni prese dagli attori del sistema. Sono legate al comportamento dei fornitori di prestazioni, ma anche al nostro comportamento di consumatori. Sono convinto che abbiamo un problema veramente sistemico.

In che senso?

Nel sistema sanitario che abbiamo in Svizzera ognuno ha la sua responsabilità. C’è la responsabilità dei medici, quella degli ospedali, quella dell’industria farmaceutica. Ma anche noi cittadini possiamo fare molto per contenere la spesa sanitaria, anche noi giochiamo un ruolo.

Cosa possiamo fare nel nostro piccolo?

A livello assicurativo ognuno può scegliere il tipo di assicurazione che più gli conviene. Vi sono anche possibilità di risparmio, per esempio scegliendo un modello assicurativo con la telemedicina. Sono possibilità di scelta per le persone che fanno fatica a pagare i premi. Poi ci sono scelte a livelli di comportamento.

Quali possono essere?

È un consiglio che sembra forse un po’ semplice: ma vivere in modo sano è un primo passo. Inoltre anche quando c’è un problema si può fare molto. Per esempio evitando di andare al pronto soccorso come prima soluzione, ma per esempio in farmacia. I farmacisti hanno frequentato l’università per sei anni, ne sanno molto.

Prima parlava di modelli assicurativi, molti scelgono franchigie alte, non è un rischio?

È vero, quando uno sceglie questo tipo di assicurazione è importante che abbia questi 2’500 franchi in banca, per poter pagare quando c’è urgenza e quando c’è un problema. È una responsabilità personale non usare questi risparmi per fare altre cose. È vero che è un problema se qualcuno non va dal medico perché non ha messo in banca questi soldi, ma credo che la Svizzera sia un paese sviluppato e quando c’è la necessità ognuno riceve la cura di cui ha bisogno.

 La politica invece, cosa dovrebbe fare?

Ci sono tante misure molto importanti, io ho contato circa 50 errori nell’architettura del sistema. Sbagli che fanno sì che i costi aumentino ogni anno. Le faccio un esempio tipico: i farmaci generici. Li paghiamo più del doppio rispetto al resto d’Europa, perché abbiamo un sistema di fissazione del prezzo diverso rispetto agli altri paesi. Già sette anni fa ho fatto una raccomandazione in tal senso, il Consiglio federale è d’accordo, ma in Svizzera ci vuole sempre molto tempo perché le cose cambino.

Tra le proteste che le arrivano, quelle sulle casse malati sono le più frequenti?

Nei mesi di settembre e ottobre è il tema numero uno, non nel resto dell’anno perché ci sono anche altri problemi. Però in questo periodo ricevo lettere ogni giorno, soprattutto da persone con uno stipendio abbastanza buono, ma che hanno famiglia e non ricevono sussidi dal Cantone. È lì il dolore più grande, questo mi fa male: quando qualcuno lavora ma non riesce a pagare i premi è in pericolo la coesione della nostra società.

Siamo obbligati a pagare la cassa malati, ma gli assicuratori spendono comunque soldi in pubblicità. Incide sugli aumenti?

Solo marginalmente, i grandi blocchi di costo sono piuttosto le tariffe degli ospedali, dei medici e delle medicine. Il 95% dei costi sono costi sanitari e solo il 5% sono costi amministrativi legati agli assicuratori. L’impatto è abbastanza limitato. Bisogna ricordare poi che le casse fanno pubblicità soprattutto per vendere le complementari, perché lì possono fare un profitto, sull’assicurazione di base non possono.

Però da fastidio...

Lo capisco bene, anche a me dà fastidio che, quando sono a cena con la mia famiglia, squilla il telefono e c’è qualcuno che vuole vendermi un tipo di assicurazione. E sull’elenco telefonico, vicino al numero, ho l’asterisco. Però il popolo ha deciso più volte che vuole un sistema con tante casse e anche questi inconvenienti immagino che siano legati alle decisioni del popolo.

Le assicurazioni pagano delle commissioni ai broker, se telefonassi direttamente a una cassa per affiliarmi potrei chiedere uno sconto?

Perché non provare? Io quando vado in albergo controllo il prezzo su internet, ma poi chiamo direttamente e chiedo se posso avere uno sconto. Sono convinto che ci sia sempre un potenziale di risparmio. Forse non per l’assicurazione obbligatoria, dove il premio è approvato dall’Ufficio federale della sanità pubblica, ma per le complementari c’è il libero mercato, anche lei può fare una telefonata e chiedere uno sconto.

È ipotizzabile un divieto generale di pubblicità per le casse malati?

Tutto è possibile per il parlamento nazionale, se lo vuole fare. Oggi i medici possono fare pubblicità solo in maniera ridotta, le bevande alcoliche non possono fare pubblicità in televisione. Capisco che la pubblicità sia molto visibile, ma l’impatto a livello dei costi non è così importante, non farebbe la vera differenza.

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COMMENTI
 

Sarà 6 anni fa su tio
Perché le CM tengono tanto all'assicurazione di base se non possono fare utili?

miba 6 anni fa su tio
Risposta a Sarà
Non è che "tengono".... Il meccanismo lo spiega chiaramente la LAMAL al capitolo 2 (Organizzazione) e rispettivamente dall'art. 11 in avanti. Non possono fare utili? Tutto opinabile dal momento che le riserve sono spropositate e che queste vengono comunque investite in diversi ambiti/settori da parte degli assicuratori malattia......

Sarà 6 anni fa su tio
Risposta a miba
Hai spiegato bene uno dei motivi per cui hanno messo in moto tutto il possibile per opporsi alla cassa malati unica, che per loro sarebbe un modo per disfarsi di un "ramo secco".

Sarà 6 anni fa su tio
Dovrebbe essere vietato utilizzare il denaro dell'ass. di base per la pubblicità.

Sarà 6 anni fa su tio
Risposta a Zico
Già, le CM ci mostrano quello che vogliono, su questo il tribunale federale ha dato ragione all'ordine dei medici.

Sarà 6 anni fa su tio
Risposta a Zico
E poi, con i costi attuali, sono pochi a potersi ancora permettere un gran ché di complementari.

Foxdilollo78 6 anni fa su tio
Viviamo in un paese socio-solidale e perciò è giusto aiutare le persone in difficoltà. Le persone che non hanno mezzi per pagarsi la CM possono dunque contare sul resto della comunità. Mr Prezzi ha ragione ad insistere sul fatto che è la società che può cambiare qualcosa. Usufruire della sanità in modo responsabile e non in modo "vendicativo" (pago perciò abuso) può far ridurre i prezzi, se non dei medici o degli ospedali o dei farmaci ma almeno i prezzi delle CM. Questo è un primo passo per bloccare, se non diminuire, i costi sanitari.

nordico 6 anni fa su tio
Ignazio Cassis non ha fatto nemmeno in tempo a sedersi alla sua scrivania di Berna che due medici, Jean Martin (VD) e Josef Widler (ZH) gli hanno scritto due lettere aperte, leggibili su internet e pubblicizzate sul "Bulletin des médecins Suisses". Anche se le hanno inviate alla persona sbagliata (Cassis dirige il DFAE) si tratta comunque di tentativi di influenzare un loro collega eletto in CF e tramite lui un altro dipartimento. Ecco la vera faccia del lobbismo strisciante.

GI 6 anni fa su tio
L'errore più grave è stato quello di renderla "obbligatoria"....ma di questo non ne parla nessuno....

Sarà 6 anni fa su tio
Risposta a GI
Se non fosse obbligatoria cosa succede a chi non si assicura?

GI 6 anni fa su tio
Risposta a Sarà
in un mondo "di concorrenza" si dovrebbe poter scegliere tra tanti prodotti.....tutti oggi acquistiamo mele, pere, banane ma .....guardiamo il prezzo prima di fare l'acquisto. La base della CM (=obbligatoria) pone tutta una serie di prestazioni SENZA che vi sia concorrenza o possibilità di scelta....il problema sta qua secondo me.

Sarà 6 anni fa su tio
Risposta a GI
Il tuo ragionamento non fa una grinza... Ma per chi non può permetterselo o non è previdente e non si assicura chi paga? Non lo si può lasciar morire. Alla fine quindi pagherà la comunità.

miba 6 anni fa su tio
Mister Prezzi in poche parole ha descritto abbastanza bene il problema generale. Ha però dimenticato una cosa importante e cioè che manca completamente la volontà politica ed economica a voler cambiare effettivamente qualcosa dal momento che gli interessi in gioco sono nettamente superiori a qualche lamentela qua e là di chi paga i premi alle assicurazioni malattia. Il vero problema è che tutti ormai sanno quali sono le cause ma nessuno è disposto concretamente a fare qualcosa e qui mi riferisco in particolare ai nostri Consiglieri federali, ai nostri Consiglieri nazionali ed ai nostri Consiglieri agli stati i quali per la maggior parte dei casi sono "impaciugati" con qualche assicurazione malattia e/o qualche fornitore di prestazioni. Questa è LA VERA CAUSA dei costi spropositati che abbiamo!

moma 6 anni fa su tio
Risposta a miba
Concordo su tutto. Aggiungo che il sistema reggerà fino a quando il ceto medio, coloro che hanno un posto di lavoro e lavorano sodo da mattina a sera, come mi, potranno pagare senza battere ciglio i continui aumenti, come mi. Dove arriveremo? Non so. Io so che pagherò fino a quando potrò. Poi vedremo.

Sarà 6 anni fa su tio
Risposta a miba
Già. Chissà perché i farmaci generici da noi costano più del doppio rispetto al resto dell'Europa.

moonie 6 anni fa su tio
tra le 50 colpe degli aumenti ha menzionato soltanto quello che potrebbe fare l'assicurato... tutto il resto è meglio non parlarne vero? ma esiste in svizzera una figura più inutile di questo signore? ma che cacchio serve fare raccomandazioni? ma gli paghiamo uno stipendio per dare dei bricconcelli a chi ci succhia il sangue dalle vene? ma la politica cantonale e federale CHE CACCHIO ASPETTA A FARE QUALCOSA???? troppa torta da mangiare? troppo fesso il popolo? mi si deve ancora avvicinare un qualsiasi politico, di qualsiasi orientamento e di qualsiasi colore.. calcioni negli stinchi finché qualcosa non cambierà, siete avvisati

Calabrin 6 anni fa su tio
io lavoro da 25 anni nel ramo assicurativo! é scandaloso!!!! chiedete al vostro medico la % del portafoglio pazienti ticinesi in rapporto sopratutto ai svizzeri tedeschi? avrete una delle risposte ai premi cosi alti in ticino, sopratutto nella zona 1!! inoltre, che % del premio paghiamo per chi é in mora e non riesce piu a pagare?

Tato50 6 anni fa su tio
Risposta a Calabrin
Ci sono quelli che non possono più pagare e quelli che NON VOGLIONO pagare; non lo dico io ma il responsabile dello IAS. A questi viene comunque garantita ugualmente, in caso di bisogno, una visita al PS che poi è intasato come sappiamo. Ma se uno può pagare e non lo fa, visto che lavori nel campo delle assicuarzioni, non c'è una possibilità di incassare il premio in un altro modo ? Voi, come assicuratori, se uno non paga gli togliete la copertura qualunque essa sia dopo averlo richiamato un paio di volte.

Sarà 6 anni fa su tio
Risposta a Calabrin
Per chi è in mora paga il Cantone, poi la CM ha ancora il diritto di recuperare i premi dall'assicurato e se ci riesce restituisce al Cantone solo il 50%. Però, vista l'ingordigia, non mi meraviglia però che carichi altri costi sui premi.

Cash596 6 anni fa su tio
Mister Prezzi ha ragione. Oramai per attuare nuove strategie in Svizzera dobbiamo attendere parecchio. Quindi anch'io condivido che per ora come soluzione è cominciare a comportarci in modo sano e corretto.
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