Sopo pochi, però, quelli che affermano di mettersi alla guida dopo aver consumato alcolici
BERNA - Stando a un sondaggio svolto dall'upi, Ufficio prevenzione infortuni, gli automobilisti che affermano di rispettare sempre i limiti di velocità sono in minoranza, nonostante la maggior parte di loro sia consapevole di potersi imbattere in un controllo della velocità.
Per quanto riguarda l'alcol si delinea un'altra tendenza: sono pochi gli automobilisti che dichiarano di mettersi alla guida dopo avere consumato alcolici, anche se è una percentuale inferiore ad attendersi un controllo del tasso alcolemico. I due dati emersi in relazione ai comportamenti e agli atteggiamenti sono solo un esempio delle conclusioni a cui è giunta la nuova statistica STATUS dell'upi.
Pochi rispettano i limiti - Ogni anno in Svizzera circa un milione di persone s'infortunano nel tempo libero, più di 2300 delle quali con esito fatale. L'upi pubblica tutti gli anni STATUS, la Statistica degli infortuni non professionali e del livello di sicurezza in Svizzera, che oltre alle cifre sull'incidentalità contiene anche quelle relative ai comportamenti e agli atteggiamenti. Un sondaggio svolto tra gli automobilisti svizzeri nel 2016 evidenzia una approccio differente ai rischi legati alla velocità rispetto a quelli dell'alcol. Solo una minoranza di questo gruppo di utenti rispetta sempre i limiti di velocità (tra il 19 e il 37% a seconda del tipo di strada), sebbene il 60% reputi probabile essere oggetto di un controllo della velocità. Nei confronti della domanda sull'alcol, gli stessi automobilisti assumono invece una posizione diversa: anche se la maggioranza ritiene poco probabile o impossibile imbattersi in un controllo, appena l'8% ammette di guidare spesso o occasionalmente dopo avere bevuto due bicchieri di alcol.
Secondo Roland Allenbach, capo Ricerca all'upi, da questi risultati si evince che gli utenti della strada, all'opposto dell'alcol, sottovalutano frequentemente i rischi legati a una velocità eccessiva o inadeguata. «Molti considerano gli eccessi di velocità infrazioni non gravi che non rappresentano alcun rischio per la popolazione», spiega. A dispetto di quanto rispecchiano ogni anno le cifre: la velocità eccessiva o inadeguata resta una delle principali cause d'incidente grave e pertanto non può essere considerata una semplice leggerezza.
Controlli imprescindibili - «A tale proposito, se vogliamo ridurre l'incidentalità stradale non possiamo prescindere dai controlli della velocità - si legge infine nella nota dell'upi -. Per quanto concerne la prevenzione degli infortuni è fondamentale predisporre un numero minimo di controlli e informare debitamente la popolazione. I controlli devono essere in parte annunciati e occorre diffonderne i risultati. In tal modo, poiché aumenta l'aspettativa di essere controllati si ottiene un effetto positivo sulla sicurezza stradale».