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BERNASetticemia nei bambini, un terzo delle infezioni contratte in ospedale

26.07.17 - 15:28
Su 1181 casi rilevati in quattro anni i decessi sono stati 82. Un tasso di mortalità pari al 7%
Keystone
Setticemia nei bambini, un terzo delle infezioni contratte in ospedale
Su 1181 casi rilevati in quattro anni i decessi sono stati 82. Un tasso di mortalità pari al 7%

BERNA - Le setticemie fanno parte delle cause di mortalità più frequenti nei bambini in tenera età. In Svizzera un terzo di queste infezioni sono contratte in ospedale, secondo un'inchiesta nazionale realizzata dalle cliniche pediatriche.

I dieci più grandi ospedali pediatrici elvetici hanno studiato per quattro anni le cause e gli effetti delle setticemie, che - spiegano - sono una sorta di «avvelenamento del sangue». Circa 1200 bambini e adolescenti al di sotto dei 17 anni si sono ammalati nel corso del periodo preso in considerazione.

La ricerca, pubblicata sulla rivista britannica The Lancet Child & Adolescent Health, mostra per la prima volta chi sono i colpiti dalla malattia, quali batteri sono responsabili, qual è la gravità delle infezioni e quali sono le conseguenze, ha comunicato oggi l'Inselspital di Berna.

«Da una parte la setticemia concerne bambini prima sani con evoluzioni in parte molto gravi. D'altra parte un terzo di tutti i casi di setticemia riscontrati erano dovuti a batteri con i quali erano entrati in contatto durante il loro ricovero», riassume Philipp Agyeman, capoclinica del Servizio di pediatria dell'ospedale bernese citato in un comunicato.

Mortalità del 7% - Su 1181 casi di infezioni del sangue rilevate, 382 (il 32%) hanno colpito bambini precedentemente sani, 402 (34%) neonati e 397 (34%) bambini con altre patologie. I bambini prematuri, quelli sottoposti a chemioterapia e quelli ricoverati in terapia intensiva sono particolarmente a rischio.

Gli agenti patogeni più spesso responsabili erano il batterio fecale Escherichia coli (circa il 20% dei casi), lo stafilococco aureo (15%), stafilococchi a coagulasi negativi (11%) e lo Streptococcus pneumoniae (10%).

La mortalità è stata del 7% sull'insieme del campione ossia 82 decessi. Era dell'11% nei neonati, del 7% nei bambini con altre malattie già malati e del 3% nei bambini prima sani.

La prevenzione decisiva - Le esperienze fatte in altri paesi mostrano che una parte dei casi di setticemia in Svizzera si sarebbero potuti evitare con una migliore prevenzione, sottolineano gli autori.

«Occorre prendere misure soprattutto nel caso di bambini prematuri, di neonati o di bambini con una malattia soggiacente», afferma Christoph Berger, dell'ospedale pediatrico di Zurigo. I frequenti ricoveri in ospedale o un catetere venoso aumentano il rischio di infezioni.

Altre indicazioni che riguardano la setticemia infantile sono state fornite sulla base di dati nazionali di campioni sanguigni raccolti nel corso dell'indagine.

«Un'analisi del patrimonio genetico dei bambini interessati ci permette di identificare i deficit immunitari che rendono i fanciulli particolarmente sensibili a una setticemia», spiega nel comunicato Luregn Schlapbach dell'Inselspital. Ricerche complementari in tal senso sono pianificate in cooperazione con il Politecnico federale di Losanna, viene aggiunto.

La setticemia è una grave infezione batterica che può portare rapidamente alla disfunzione degli organi vitali e alla morte se non viene trattata. Nel mondo all'anno muoiono diversi milioni di bambini di setticemia; in Svizzera contrae questa malattia in media un bambino al giorno.

Lo "Swiss Pediatric Sepsis Study" è stato condotto nelle cliniche pediatriche di Berna, Zurigo, Aarau, Basilea, Coira, Ginevra, Losanna, Lucerna e San Gallo come anche all'ospedale universitario di Zurigo.

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