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Cornelia Müller, pianista e mediatrice, porta nella regione artisti provenienti da New York e Londra
COIRA - Porta artisti da New York e Londra a Poschiavo (GR) e viaggia per il mondo come pianista. Cornelia Müller, originaria di Zurigo, si impegna per mantenere attiva la scena culturale della valle grigionese, sua patria adottiva.
Gli abitanti di Poschiavo sono orgogliosi della loro sorgente di montagna d'acqua fresca. Gli ospiti sono incoraggiati a goderne, facendo attenzione, però, a non sprecarne. «L'acqua è preziosa ma è patrimonio di tutti», afferma Cornelia Müller, zurighese trapiantata a Poschiavo, dove vive nella casa dei bisnonni e sembra aver trovato la sua dimensione. «Anche la musica è patrimonio di tutti e dovrebbe, come l'acqua, essere gratis!».
Alle porte il concerto serale del sabato santo nella splendida cornice di Casa Hasler. Con Marcelo dos Reis e Luís Vicente, due musicisti affermati dell'avanguardia musicale portoghese, lo spettacolo è assicurato.
Trasmettere l'entusiasmo - Era il 2003 quando la Müller si trasferì a Poschiavo. In piazza, al cinema Rio, proprio in corrispondenza dell'Alp Grüm, davanti allo scenario del Piz Palü e del suo ghiacciaio, un'orchestra di musicisti neri in abiti variopinti suonava a tutto volume una musica che si diffondeva per tutta la valle e che ancora oggi risuona nelle orecchie degli abitanti.
La Sun Ra Arkestra era venuta dagli Stati Uniti: 14 musicisti che curano l'eredità della musica libera del visionario Sun Ra (1914-1993). «Volevo trasmettere il mio entusiasmo e la mia passione per questa musica, - dice Cornelia - così ho portato l'orchestra qui a Poschiavo, la mia patria adottiva».
A Poschiavo Cornelia ha lanciato nel 1999 "l'UNCOOL Festival", la cui prima edizione fu un grande successo. Comune e Cantone hanno sovvenzionato il festival ma per ciascuna delle edizioni successive Cornelia Müller ha dovuto affrontare un grosso deficit e nel 2012 ha abbandonato l'iniziativa.
In giro per il mondo e poi di nuovo a casa - A Casa Hasler arrivano i primi ospiti. Il padrone di casa Mario Haefliger, che concede ospitalità per i concerti, e sua moglie Olga salutano tutti personalmente. «La scena culturale di Poschiavo è molto attiva, - dice Mario - oltre alle persone del posto arrivano molti immigrati e tanti rimpatriati». Questi spostamenti fuori valle e ritorni ci sono sempre stati, aggiunge Olga: «per questo la nostra valle è così cosmopolita».
Cornelia si è agghindata per l'evento. La 66enne gira tra la folla, saluta amici, funzionari culturali locali, il giudice. Il chitarrista Marcelo dos Reis e il trombettista Luís Vicente di Lisbona suonano di fronte ad una sala gremita.
Scambi attraverso i confini nazionali - Dopo la chiusura di UNCOOL, nel 2013 Cornelia ha aperto la sua casa ad "Artists in Residence", ricevendo mensilmente musicisti della scena libera da Berlino, Londra, New York e Lisbona. Offre tre settimane di alloggio, una stanza per provare fornita di pianoforte e batteria e alla fine due concerti, uno a Poschiavo e uno in Valtellina.
I due portoghesi si godono il loro soggiorno. Nella locanda del villaggio, dopo lo spettacolo, la Müller ordina specialità locali e poco dopo arrivano pizzoccheri e Manfrìguli. Natia di Zurigo, ha vissuto a lungo a Berlino, dove ha fotografato, scritto, realizzato installazioni artistiche e scoperto la musica.
«Originariamente ero insegnante - racconta - ma non sono riuscita a reggere il sistema scolastico, così i geni di mio padre, psicologo, sono sbiaditi». Anche il secondo partner di sua madre, l'artista zurighese Edwin Wenger, l'ha molto influenzata.
Nel locale racconta i progetti alle porte: una mostra digitale delle sue fotografie presso la stazione di Poschiavo, con cui vuole proporsi anche per una mostra annuale al Museo d'Arte dei Grigioni a Coira. Nel 2018, poi, un film sulla SunRa Arkestra dovrebbe essere parte del programma del Jazz Festival di Vicenza, in Italia.
Come pianista, insieme al direttore della Sun Ra Arkestra Marshall Allen, al violoncellista Kash Killion e al batterista Ra Avreeayl, Cornelia Müller costituisce il quartetto "Doppel spirale Unendlich Quartett". «Le dicerie sono vere - confessa sorridendo - Marshall Allen è il mio compagno».
