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GINEVRALa Catena della Solidarietà vuole raggiungere i giovani

29.05.17 - 16:26
La presidente ha citato l'esempio di una colletta in favore dell'Africa lanciata dallo youtuber francese Jerôme Jarre
Keystone
La Catena della Solidarietà vuole raggiungere i giovani
La presidente ha citato l'esempio di una colletta in favore dell'Africa lanciata dallo youtuber francese Jerôme Jarre

GINEVRA - La Catena della Solidarietà rivede la sua strategia per meglio rispondere alle nuove sfide umanitarie. La parola chiave è prossimità con le popolazioni vulnerabili all'estero e in Svizzera, con i donatori, le organizzazioni non governative (Ong) e i media, fra cui la SSR.

«La nuova generazione non conosce la Catena della Solidarietà. La nostra più grande sfida è di trovare un linguaggio per raggiungerla», ha dichiarato oggi davanti alla stampa Ladina Heimgartner, presidente del consiglio di fondazione.

Una strada per meglio raggiungere i giovani è quella dei social media. La presidente ha citato l'esempio di una colletta in favore dell'Africa lanciata dallo youtuber francese Jerôme Jarre. Un tipo di azione interessante per farsi conoscere e sensibilizzare, ma non necessariamente per raccogliere fondi, ha detto in proposito il direttore della Catena della Solidarietà, Tony Burgener.

Raccolta di fondi che dipende principalmente dalla copertura mediatica. A questo scopo la Catena della Solidarietà può contare fin dal suo esordio nel 1946 sulla SSR, di cui peraltro fa parte. «I canali diretti, come il telefono, funzionano ancora», ha affermato Heimgartner. Le collette cominciano a farsi pure attraverso i canali sociali dell'ente radiotelevisivo. La solidarietà passa tuttavia anche attraverso i media privati, ha sottolineato la presidente.

L'organizzazione intende peraltro coinvolgere maggiormente le popolazioni toccate da un conflitto o da una catastrofe naturale, in particolare nella valutazione dei bisogni e nella concretizzazione dei progetti. «In Nepal il governo è stato criticato per la sua lentezza, ma ha obbligato le Ong a lavorare con esperti del posto», ha detto Burgener.

Altro cambiamento strategico: la fondazione intende assumere un ruolo unificatore per le Ong svizzere attive sul campo. L'obiettivo è di posizionarsi come una piattaforma di competenze e di conoscenze nel campo umanitario.

La fondazione ha inoltre deciso di creare un fondo speciale di intervento rapido per assicurare una copertura nelle prime settimane di un conflitto o di una catastrofe. A questo scopo sarà destinato il 15% circa dei fondi raccolti, mentre il resto sarà utilizzato per gli interventi a lungo termine.

Anche in Svizzera la Catena della Solidarietà sostiene famiglie in difficoltà con una somma complessiva fra 1 e 1,5 milioni di franchi all'anno. In questo ambito l'organizzazione intende sostenere in modo più mirato progetti sostenuti da associazioni, sull'esempio dei due fondi che già esistono a favore dei giovani in difficoltà e dei rifugiati minorenni non accompagnati.

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