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SVIZZERALe FFS pensano a un divieto di fumo nelle stazioni

29.05.17 - 06:12
Le ferrovie si chiedono se le regole vigenti siano ancora attuali. La valutazione potrebbe portare a un loro inasprimento
Keystone
Le FFS pensano a un divieto di fumo nelle stazioni
Le ferrovie si chiedono se le regole vigenti siano ancora attuali. La valutazione potrebbe portare a un loro inasprimento

Sigaretta al binario

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Questi sondaggi non hanno, ovviamente, un valore statistico. Si tratta di rilevazioni aperte a tutti, non basate su un campione elaborato scientificamente. Hanno quindi l'unico scopo di permettere ai lettori di esprimere la propria opinione sui temi di attualità.

BERNA - Già oggi nella stazioni ferroviarie tedesche i fumatori possono accendersi una sigaretta solo in zone dedicate e opportunamente contrassegnate dei marciapiedi. Lo stesso destino potrebbe presto toccare anche agli appassionati di nicotina nostrani. Come conferma il portavoce delle FFS Reto Schärli, infatti, le Ferrovie federali stanno per lanciare un dibattito interno per capire se «i regolamenti relativi al fumo vigenti siano ancora attuali».

Al momento è vietato fumare solo sui treni, negli spazi chiusi e nelle stazioni sotterranee. Solo in febbraio un altro portavoce delle FFS assicurava che non era prevista alcuna estensione del divieto agli atri delle stazioni per esempio. In realtà, però, le ferrovie vogliono rivalorizzare questi spazi. Alla domanda “Come cambieranno le stazioni nel breve termine?”, il capo della gestione dell’ex regia federale risponde così scrivendo che i regolamenti relativi al fumo saranno oggetto di una «attenta valutazione». Di concreto, tuttavia, non c’è ancora nulla, precisa il portavoce Reto Schärli.

La Lega polmonare svizzera spera in un inasprimento delle regole: «Saremmo felici se il fumo fosse per esempio ulteriormente limitato sui marciapiedi e negli atri delle stazioni», dichiara la direttrice, Claudia Künzli. L’associazione, spiega, riceve regolarmente lettere e email da persone che si lamentano del fumo passivo nelle stazioni.

Nuovi divieti non porterebbero nessun vantaggio, controbatte invece Gregor Rutz, presidente di “Priorità libertà” e consigliere nazionale Udc. Un inasprimento non avrebbe senso, aggiunge: già oggi i divieti sarebbero eccessivi. «Si dovrebbe fissare il confine dopo il quale si può parlare di discriminazione dei fumatori», afferma.

 

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COMMENTI
 

"Repubblica Elvetica" 6 anni fa su tio
Ottimo. Chi vuole fumare lo faccia senza danneggiare e togliere la libertà a chi non lo vuole fare anche in modo passivo.

Tato50 6 anni fa su tio
Leggo che c'è gente che deve sedersi nelle toilette per mancanza di posto o resta alla Stazione in attesa del prossimo, ma il problema da risolvere è quello del fumo. E pensare che una volta andavano a carbone ;-((

sedelin 6 anni fa su tio
ma scherziamo ???!!! come in america, si prende tutto o quasi da quel paese, sempre il peggio.

tip75 6 anni fa su tio
vieterei anche di ascoltare la musica forte nel vagone, di far suonare il telefonino 50 volte a tutto volume di sbraitare mentre parlano al telefono di modo che tutti sappiano cosa si dicono, di guardare video sul pc senza cuffie. Se vogliamo parlare di rispetto non attacchiamo chi si gode la sua libertà all'aperto perché ci sono fastidi e mancanze di rispetto ben peggiori di un fumatore. Ce n'è anche un sacco che gli puzzano le ascelle eppure non li facciamo scendere...

tip75 6 anni fa su tio
le FFS dovrebbero preoccuparsi di fornire servizi

Psiche 6 anni fa su tio
é orribile e fastidiosissimo quando la gente fuma anche mentre si cammina beatamente in centro o si va al lavoro al mattino, sei pulito e fresco e fumano come se il mondo fosse loro mandandoti addosso un mix di puzza di fumo e alito carbonizzato che ti sentirai addosso per tutto il giorno.se avessero le loro aree riservate e stessero non fumassero nei luoghi dove é affollatto sarebbe molto meglio. farsi sottomettere da questi piccoli tubicini ripieni di tabacco é triste, ma purtroppo non gliene frega a nessuno... troppe persone al mondo si riempiono le tasche, medici, industrie del fumo e della farmaceutica.

Shion 6 anni fa su tio
Risposta a Psiche
Totalmente d'accordo! In Giappone ci sono aree chiuse per i drogati,fino a dimenticarti il problema completamente.

Thor61 6 anni fa su tio
Risposta a Psiche
Hai dimenticato il PRIMO che incassa, con fumo alcool e chissà cos'altro, LO STATO!

fakocer 6 anni fa su tio
Nell'esposto introduttivo vengono citati "...gli appassionati di nicotina...". La definizione è immeritevolmente romantica in quanto la fattispecie deve esprimersi con la diagnosi medico-sociale "intossicati da nicotina". Inoltre la frase finale dell'articolo cita: "Si dovrebbe fissare il confine dopo il quale si può parlare di discriminazione dei fumatori". Ecco uno dei tanti giochetti di retorica che puzzano di finanziamento delle lobby dei fabbricanti di sigarette. Fino a dimostrazione contraria i discriminati sono i non fumatori, quasi costretti a chiedere al fumatore Scusi la disturbo se non fumo? G.B.
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