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ZURIGOVacanze, il sociologo: «Gli attentati ricordano che il terrorismo è una minaccia costante»

27.05.17 - 14:36
Uno svizzero su tre ha cambiato i piani per le vacanze. Il sociologo militare Tibor Tresch Szvircsev analizza i risultati dell’indagine
Keystone
Vacanze, il sociologo: «Gli attentati ricordano che il terrorismo è una minaccia costante»
Uno svizzero su tre ha cambiato i piani per le vacanze. Il sociologo militare Tibor Tresch Szvircsev analizza i risultati dell’indagine

ZURIGO - Il senso di sicurezza degli svizzeri è diminuito nel corso dell’ultimo anno. Un quinto degli svizzeri non ritiene di essere al sicuro quando partecipa a grandi eventi. Il terrorismo ha così raggiunto il suo scopo?

Sociologo militare Tibor Tresch Szvircsev: A prima sì. Gli attentati di Berlino, Bruxelles e Istanbul dell’ultimo anno hanno contribuito ad aumentare il senso di insicurezza. Ad intervalli quasi regolari hanno ricordato alla popolazione che il terrorismo è una minaccia costante.

E ad uno sguardo più approfondito?

Se è vero che il 20% degli intervistati (vedi articolo correlato) si dice «insicuro» negli spazi pubblici, ma è anche vero che l’80% si sente «molto sicuro» o addirittura «più sicuro».

La vicinanza degli attacchi quanto ha influenzato il pensiero degli svizzeri? Il numero di morti causati dal terrorismo è in calo in tutto il mondo. Perché abbiamo ancora paura?

Gli attacchi che avvengono in Iraq o in Afghanistan hanno un impatto minore da noi. Ma se l’attentato avviene in Francia, ad esempio, allora ci sono maggiori ripercussioni anche per la Svizzera.

Quasi un terzo degli svizzeri ha dichiarato che di aver modificato le proprie vacanze a causa del terrorismo. Questo risultato la sorprende?

È una tendenza che si sta affermando da tempo. Già l’anno scorso le prenotazioni del TGV erano calate del 45%. E le destinazioni come Belgio, Egitto e Francia sono diventate meno gettonate. Molti svizzeri rinunciano dunque a una “totale libertà” in favore della sicurezza.

La Svizzera è ancora percepita come un angolo di paradiso. Come mai?

Il 93% si sente sicuro in Svizzera. Il fatto è dovuto principalmente alla fiducia che il popolo ha nelle istituzioni. La polizia e i tribunali godono di un’alta credibilità.

Nostro sondaggio - Ieri vi abbiamo chiesto, attraverso un sondaggio, se scegliete la meta delle vacanze evitando posti che il terrorismo ha reso più pericolosi rispetto al passato. Il 44% ha risposto che continua a viaggiare come ha sempre fatto, mentre il 37% eviterà le grandi città e i luoghi dove sono già avvenuti gli attentati. E il 10% resterà in Sivzzera.

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