Stretta di vite sui militi social, dopo lo scandalo svastiche nella neve, se si posta si rischia anche la prigione. E per i video goliardici? «Chiudiamo un occhio»
BERNA - Quella dei filmati e dei video goliardici fra le reclute rossocrociate è un'abitudine diffusa che in rete spopola ma che l'esercito non prende affatto sotto gamba. Il motivo? Di immagine, ma anche di sicurezza.
Ma, quindi, fare video virali durante il servizio è concesso? Stando all'Armata, interpellata da 20 Minuten, sì: ai militi è concesso fare foto e riprese, quando non sia espressamente vietato.
Discorso diverso, invece, per quanto riguarda la pubblicazione e la condivisione via social di quanto prodotto: «Lì ci vuole un permesso esplicito, altrimenti si rischia la sanzione». E non si scherza: si va dai 3 ai 15 giorni di coprifuoco a multe anche superiori a 1'000 franchi fino all'arresto.
Quest'ultimo è il caso di una pattuglia di soldati beccati a condividere sul web una foto con saluto hitleriano davanti a una svastica disegnata nella neve. Tutta questa severità anche per i video da ridere? «Chiudiamo un occhio, a patto che non si danneggi nessuno e non si vada oltre la decenza».