Molti giovani ereditano dei debiti perché i loro genitori non avevano pagato i loro premi assicurativi. La Caritas chiede una nuova legge
BERNA - «Per orgoglio mia mamma non ha chiesto il mio aiuto per riuscire a pagare le bollette. Ora questo ricade su di me. Ho 24'000 franchi di debiti». Carmen ora è lavorativamente attiva, ma questo scure è sempre sulla sua testa.
«Mia madre ha avuto un esaurimento ed è finita in malattia e poi in disoccupazione - spiega la ragazza, il cui vero nome è noto alla redazione - abbiamo dovuto vivere con un solo stipendio per diversi mesi, e, siccome alcune bollette come l’affitto e il cibo hanno la priorità, non sono stati pagati i miei premi malattia».
Una situazione comune - Questa storia non è isolata. «Ci imbattiamo regolarmente in giovani adulti che ereditano debiti relativi all’assicurazione sanitaria e si trovano davanti ad azioni penali», dice Claudia Odermatt, avvocato presso l'ufficio del debito della Caritas Svizzera, che venerdì ha denunciato questo problema. Questi debiti vanno dai 10'000 franchi in su, e le cooperative di credito non esitano a continuare a recuperare.
«Può portare a un circolo vizioso» - Contattata da 20 Minuten, Santésuisse conferma che dai 18 anni si ricevono automaticamente solleciti di pagamento o si viene prescritti se non si depositano i premi non pagati. Non vengono, però, forniti dei dati.
«Essere in debito quando non si ha nulla e doversi prendere cura da giovanissimi di questi procedimenti esercita una grande pressione sulle persone coinvolte», spiega Claudia Odermatt. «Questa situazione può portare a un circolo vizioso, pensando che poi si aggiungono altre spese obbligatorie come le tasse».
Depositata una mozione - Questo è il motivo per cui la Caritas Svizzera e un gruppo di Consiglieri svizzeri hanno chiesto la creazione di una base giuridica nel diritto federale sull'assicurazione malattia. L’obiettivo è che la cassa malati non possa perseguire i giovani adulti per debiti di cui non sono responsabili. Sono i genitori a dover rimanere debitori.
I problemi che ne conseguono sono diversi. In alcuni ambiti lavorativi avere dei debiti è anche un ostacolo per iniziare una professione, come nel caso degli avvocati, e le difficoltà si ritrovano anche nella vita comune, come quando si cerca casa.
«Pagherò in due anni» - Carmen non è completamente convinta di questa proposta. «I miei genitori hanno attraversato momenti non facili e io avevo un piccolo stipendio, che ho usato per viaggiare. Se lo avessi saputo, avrei potuto aiutarli. Non siamo più bambini».
La 26enne è stata in grado di trovare un appartamento, perché non è la sola a comparire nel contratto d'affitto. Secondo i suoi calcoli, riuscirà a rimborsare il debito in due anni. «È vero, questa situazione mi ha spaventata, ma sono matura e responsabile, e non voglio pesare sui miei genitori».
Violazione del dovere di mantenimento - Per Santésuisse, l’idea avanzata vale la pena di essere studiata, «tanto più che l'assicurazione sanitaria non ha la competenza di costringere i genitori a continuare a pagare», dice il portavoce Christophe Kaempf, spiegando però che i giovani in questione possono presentare una denuncia contro i loro genitori per violazione del dovere di mantenimento.