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BERNABotte? Per il 12% dei genitori non sono un atto violento

30.04.17 - 12:22
In occasione della Giornata dell'educazione non violenta la fondazione Protezione dell'infanzia Svizzera lancia un appello: «La violenza non è mai accettabile»
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Botte? Per il 12% dei genitori non sono un atto violento
In occasione della Giornata dell'educazione non violenta la fondazione Protezione dell'infanzia Svizzera lancia un appello: «La violenza non è mai accettabile»

BERNA - In occasione della Giornata dell'educazione non violenta (No Hitting Day), che si svolge oggi, la fondazione Protezione dell'infanzia Svizzera ricorda che la violenza non è mai una soluzione e non è accettabile in alcuna forma.

Secondo risultati provvisori di uno studio condotto dall'Università di Friburgo - i cui risultati completi saranno pubblicati in autunno - per il 20% dei genitori uno schiaffo non è un atto di violenza, per il 30% circa una sonora sculacciata non rientra nel concetto di violenza e per il 12% nemmeno le botte. Non rivolgere la parola per diversi giorni quale punizione psichica non costituisce poi violenza per la metà degli interpellati.

Tutto questo significa che la violenza corporale e psichica non è necessariamente percepita come tale da molti genitori, si legge in un comunicato di Protezione dell'infanzia Svizzera.

Benché questi risultati siano provvisori e sia bene attendere prima di procedere a un'interpretazione approfondita, l'organizzazione sottolinea come il suo impegno, e quello dei sui partner, sul tema dell'educazione non violenta sia assolutamente necessario e, anzi, vada potenziato.

In occasione del No Hitting Day, la fondazione lancia un appello affinché la Svizzera si assuma la responsabilità derivante dalla ratifica, vent'anni or sono, della Convenzione dell'ONU sui diritti del fanciullo. Il documento impegna la Confederazione a sostenere i genitori nel considerare e proteggere il benessere dei bambini nell'educazione.

Protezione dell'infanzia Svizzera e altri importanti attori propongono offerte di sostegno per i genitori. Al fine di perfezionare le basi e le condizioni quadro per un'educazione non violenta, tuttavia, anche la politica deve fare la sua parte. Servono ad esempio campagne di sensibilizzazione che diffondano tra la popolazione una chiara consapevolezza di che cosa vada considerato violenza.

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COMMENTI
 

maocr 6 anni fa su tio
Un ceffone ben piazzato e nel momento giusto(non un colpo di caraté letale )spesso o quasi sempre vale mille parole

francox 6 anni fa su tio
infatti stiamo crescendo una generazione .... differente da tutte quelle che ci sono state fino ad oggi. Basta pensare che gli uffici disoccupazione / integrazione si stanno riempiendo di ragazzi che non hanno nemmeno iniziato l'apprendistato...

sedelin 6 anni fa su tio
dall'educazione a suon di bòtte si é passati a: amore, cosa vuoi per cena? amore, vuoi questo o quel formaggio? amore, cosa vuoi fare? amore, dove vuoi andare? amore, ti metto il cerottino sul graffiettino, ma prima lo disinfetto sennò ti fa infezione. amore, la maestra ti ha trattato male oggi? amore, gioca un po' con la playstation amore, domani ti compero il telefonino amore, fai attenzione ché se cadi ti sbucci le ginocchia amore, amore... perché i bambini non hanno più un nome proprio? amore, forse perché non sanno dare amore vero? poi, se l'amoruccio di mamma a 13 anni non ottiene ciò che vuole... "spacco tuttooooo!" MA CI SARÀ UNA VIA DI MEZZO, NOO?! e una sculacciata meritata data senza perdere le staffe e senza urlare é senz'altro meglio che avere un figlio tiranno.

beta 6 anni fa su tio
Risposta a sedelin
Mi é capitato diverse volte che a chi chiamava il figlio/a , amore, di chiedere se avesse anche un nome . Era più forte di me ed era un " cinema " vedere certe facce .

elvetico 6 anni fa su tio
anche i gatti ogni tanto si prendono a zampate - che nel loro linguaggio corporeo significa schiaffoni ed non hanno bisogno di psicologi per spiegare ciò che è naturale !

comp61 6 anni fa su tio
Avete visto i bimbi che crescono senza sberle? Dei perfetti maleducati.

beta 6 anni fa su tio
Da piccolo, il nonno, la nonna, il papà e la mamma , me ne hanno date in tutti i modi . Col battipanni di vimini, quello di plastica che non si rompeva mai, con il " trüsel da la pülenta " , con le mani e forse anche con una qualche bacchetta. Sicuramente me le sono guadagnate quasi tutte ! Però; quanti bei ricordi e sicuramente anche quelle attaccate a quelli . Non sono morto !!!

miba 6 anni fa su tio
Da piccolo ho preso qualche sculacciata semplicemente perché me l'ero giustamente meritata. Mai per questo hanno dovuto intervenire associazioni, psicologi o psichiatri. Dopo tanti anni posso dire che nell'ottica della mia adolescenza e della mia educazione ci volevano e mi hanno fatto anche bene
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