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BERNASocietà di sicurezza svizzere all'estero, bilancio positivo

26.04.17 - 10:50
Società di sicurezza svizzere all'estero, bilancio positivo

BERNA - Sono circa 300 le notificazioni di imprese private di sicurezza svizzere relative ad attività all'estero depositate fra settembre 2015 e dicembre 2016. È quanto emerge dal primo rapporto in materia, visionato oggi dal Consiglio federale. Il bilancio, si legge, è positivo.

Le domande hanno riguardato principalmente la protezione delle persone, la guardia di beni e immobili in un ambiente complesso, così come l'intelligence privata e il sostegno a forze armate o di sicurezza. Da un punto di vista geografico, non sono emerse per il momento tendenze generali di rilievo, si legge in una nota odierna del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE).

L'autorità competente - la Sezione Servizi di sicurezza privati della Direzione politica del DFAE - ha aperto sei procedure di esame. In due casi, l'attività notificata ha potuto essere avviata. Due imprese hanno ritirato la richiesta dopo l'apertura della procedura e hanno rinunciato a esercitare. In un caso è stata vietata l'attività notificata per il rischio che la prestazione fosse utilizzata dalle autorità del Paese interessato per commettere violazioni dei diritti umani. Una procedura era ancora in sospeso alla fine del periodo considerato.

Non sono state rilevate attività vietate ai sensi della legge, precisa il DFAE, aggiungendo che non è stata segnalata alcuna prestazione di sicurezza privata che comportasse una partecipazione diretta a ostilità o che potesse essere alla base di gravi violazioni dei diritti umani.

Nel rapporto viene stilato un bilancio positivo dei primi 16 mesi di attuazione della Legge federale sulle prestazioni di sicurezza private fornite all'estero (LPSP), entrata in vigore il primo settembre 2015.

Nel periodo in rassegna è stata creata una guida alla nuova legge destinata alle aziende del settore. Nell'anno corrente l'autorità competente intende dare ancora maggiore visibilità agli obiettivi legali, affinché siano meglio compresi e accettati. Continuerà anche a sostenere gli sforzi fatti dalla Confederazione per giungere a un miglior inquadramento delle attività delle imprese di sicurezza private sul piano internazionale, precisa la nota.
 
 

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