Ogni anno negli atenei svizzeri spariscono migliaia di forchette e cucchiaini. In Ticino gli studenti «prendono tutto ciò che possono»
ZURIGO/LUGANO - Se nei cassetti della cucina del proprio appartamento da studente scarseggiano forchette, coltelli e cucchiai perché bisogna comprarli quando si può semplicemente rubarli in mensa? Molti, nelle università svizzere, sembrano pensarla così visto che nelle mense degli atenei del Paese si registra una costante razzia di posate.
2'000 cucchiaini l'anno
«All’Università di Zurigo vengono rubate regolarmente», assicura Claudia Christen, portavoce del gruppo della ristorazione Zfv. I numeri (molto precisi) parlano chiaro: al Campus Irchel ogni anno spariscono per sempre 2’000 cucchiaini, 1’000 forchette e 400 coltelli. Difficile, del resto, impedirlo: farlo richiederebbe infatti molte risorse in più. La storia si ripete uguale un po’ ovunque. A Berna va perso il 20% delle stoviglie. Nelle mense del Poli di Zurigo e delle Università di Basilea e Losanna, gestite dall’Sv Group, si registra lo stesso problema. Porvi rimedio è difficile: «Gli studenti sono furbi: non abbiamo mai beccato nessuno», lamenta Manuela Stockmeyer, portavoce dell’SV Group.
In Ticino «prendono tutto ciò che possono»
E a sud delle Alpi? Anche qui gli studenti preferiscono fare “shopping” in mensa piuttosto che in un negozio di articoli per la casa? «Assolutamente sì», ci conferma la gerente dello snack bar dell’Accademia di Architettura di Mendrisio, Valeria Venditti. «Molti entrano, prendono e vanno via», le fa eco un addetto del bar dell’Università della Svizzera italiana a Lugano. Periodo prediletto per le razzie, spiega Venditti, è l’inizio dell’anno accademico, storia di arredare le stanze e gli appartamenti appena affittati. E a sparire non sono certo solo le posate: «Prendono tutto ciò che possono: i bicchieri un po’ più carini, come quelli dei succhi di frutta o della birra, e tazzine in quantità», assicura. Volendo azzardare una cifra si parla di una cinquantina di pezzi all’anno per quanto riguarda i bicchieri. Anche qui contrastare il fenomeno è un miraggio: «Purtroppo è quasi impossibile coglierli sul fatto - ammette la gerente -. Lo fanno quando c’è la massa vera di gente».
«Ci è capitato che alla fine degli studi ci riportassero le posate»
Ci sono, tuttavia, anche dei ladri di posate gentiluomini. «È già capitato che degli studenti ci riportassero le posate alla fine degli studi», racconta Manuela Stockmeyer dell’SV Group. Cosa spinga gli studenti ad apprezzare così tanto proprio le posate delle mense rimane, però, un mistero: «Forse è la buona qualità o rappresentano un ricordo dei tempi dell’università», ipotizza la portavoce.