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BERNA - La riforma denominata Ulteriore sviluppo dell'esercito (USEs) sarà realtà il 1° gennaio 2018. Lo ha indicato oggi il governo precisando che formalmente in quella data saranno poste in vigore la nuova legge militare e le relative modifiche d'ordinanza.
Una piccola parte della riforma, precisa l'esecutivo, è già entrata in vigore all'inizio di quest'anno. Si tratta dell'autorizzazione dei cosiddetti "impieghi in servizio d'appoggio in borghese", nonché della revisione della legge sui sistemi d'informazione militari.
Benché più piccolo - dai 200 mila soldati attuali a 100 mila, 140 mila con le riserve - l'esercito del futuro sarà meglio equipaggiato e in grado di essere mobilitato in tempi rapidi (35 mila soldati in dieci giorni e l'intero esercito in venti).
In futuro, la scuola reclute durerà 18 settimane, invece delle attuali 21, cui si aggiungeranno sei corsi di ripetizione di tre settimane ciascuno. Per il periodo 2017-2020, l'esercito riceverà complessivamente 20 miliardi di franchi.
